Ricapitolando: ieri sera finale di coppa Italia.

Inno nazionale con cantante che sbaglia le parole e mostra il pugno chiuso.

Stadio a porte chiuse camuffato con scenografia abbacinante e fastidiosa elaborata da un pc anni 80.
Retorica per i decessi e poi festeggiamenti liberi alla fine della gara , ma si sa, chi muore giace e chi vive si dà pace.
Nella città partenopea caroselli festanti in barba alle regole di sicurezza anti covid.
Morale.
Il calcio è defunto da anni, e il nuovo entertainment omologandosi al politicamente corretto globalista ha mostrato il peggio di sé.
Che fortuna aver vissuto il vero football.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)