[dropcap]L[/dropcap]a scorsa settimana avevamo parlato di celebrazioni inutili presenti nei francobolli italiani. Di queste celebrazioni inutili in realtà sono pieni i programmi annuali delle poste. Basta ricordare padre Acernese (chi sa chi era alzi la mano) ricordato da un francobollo in occasione del 91° (sic) anniversario della morte.Vittorio-Emanuele-II-a-Venezia-autore-anonimo-1024x713

Sotto questo aspetto non è possibile non chiedersi a cosa servano i francobolli celebrativi del 70° anniversario della canonizzazione di Santa Francesca Cabrini o del 90° anniversario della costituzione della Federazione Italiana di Tiro a volo. La santa, nata in Italia e naturalizzata statunitense, è stata la prima donna americana a salire agli onori degli altari. Nulla da dire sulla sua statura morale e sulla sua attività. Ma forse una cosa del genere spettava agli Stati Uniti. E magari era bene aspettare un qualche centenario. E invece eccola qui.Federazione di tiro a volo

Stesso discorso per il tiro a volo. La scorsa settimana abbiamo criticato il francobollo per i 110 anni del CSI. Ed eccone uno per una celebrazione di 90 anni. Possibile che non ci fosse nessun centenario da ricordare? O forse gli eventuali centenari non erano sufficientemente raccomandati presso il ministero dello Sviluppo Economico?

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Per tante celebrazioni inutili, una celebrazione mancata. Quando andavo a scuola ricordo di aver studiato che nel 1866, esattamente 150 anni fa, l’Italia è entrata in guerra a fianco della Prussia e contro l’Austria per cercare di recuperare il territorio ancora facente parte dell’Impero dell’Aquila bicipite. Tale guerra non è stata fortunata per le armi italiche, sconfitte a Custoza grazie principalmente ai dissidi fra i due comandanti italiani Enrico Cialdini e Alfonso La Marmora. Sconfitta dolorosa, solo in parte attenuata dalle imprese di Garibaldi culminate nella battaglia di Bezzecca. Ma il risultato finale ha comunque portato all’annessione all’Italia di Mantova e delle province Venete.

Ma forse i responsabili della politica filatelica italiana non hanno studiato sugli stessi testi che avevo io.

Alessandro Fabbri