Nel calendario delle Lectio Magistralis indette da AFIP International, Associazione di Fotografi Professionisti, c’è stato l’incontro con l’attrice Tea Falco. Sorprendente.

Alle domande di Giovanni Gastel, demiurgo dell’associazione, la giovane attrice, completamente a suo agio, ha risposto raccontando della propria duplice attività di fotografa e attrice e di come la fotografia le sia stata sempre famigliare, entrandole nel sangue quando, bambina, veniva “utilizzata” dalla madre come soggetto.

I corsi di fotografia, che ha cominciato a seguire quando aveva 13 anni, le hanno apportato il necessario know-how tecnico, che poi ha dimenticato il momento in cui la macchina fotografica è diventata tutt’uno con il braccio e le scelte sono state dettate dall’istinto artistico. Da un primo periodo caratterizzato da immagini di ricerca scattate per lo più nella sua Sicilia, in un viaggio onirico, è passata ad un secondo con foto commercializzate come opere d’arte. La sua forte personalità traspare dai suoi messaggi spontanei che appaiono naive anche quando hanno una matrice drammatica.

Affascinante appare la sua visione disordinata del mondo in cui sembra fluttuare, quasi avvolta in una specie di bolla. Suggestivi anche i titoli delle sue opere tutte rigorosamente black and white, da “Clown over cloud”, a ”Opera quantistica”, da “L’effetto della causa” a “L’ermafrodita vitruviano”, da “Dietro lo specchio” a “I’m a wall”.

Progetto fotografco, quest’ultimo che, esposto nel 2010 all’A.d.C. Contemporary Art Gallery di Los Angeles, appare come elemento scenografico, realtà nella finzione, nel film diretto da Bernardo Bertolucci “ Io e te” di cui Tea Falco, giovanissima, è protagonista.

Galleria Gli Eroici Furori Arte Contemporanea

Via Melzo 30  – Milano   

www.furori.it

www.teafalco.com
www.giovannigastel.it

Testo di Maria Luisa Bonivento