Crisi, disperazione per l’aumento dei tassi dei mutui e dei prestiti, inflazione a due cifre, prezzi stratosferici nel settore turismo, lamento greco perchè non si arriva a fine mese, amplificato dalla comunicazione in tutte le forme, e poi può capitare di osservare famiglie della schiera dei suddetti lamentosi, che dopo 15 giorni di vacanze, scaricano i bagagli, il tempo minimo (20 minuti) per effettuare il cambio del guardaroba da inserire nelle valigie e … via per altre amene località di villeggiatura magari fino a fine mese.

Poi a settembre eccoli echeggiare coi lamenti, i pianti, con buona pace di disoccupati, precari, sottopagati che vengono considerati dei fastidiosi elementi di disturbo, anche se non professano alcuna parola di lamentela e vengono osservati con indifferenza e una spocchia sprezzante.

Del resto il nuovo Governo che doveva rompere le reni alla UE, effettuare il blocco navale, garantire salari dignitosi, si affida al CNEL che tutti volevano abolire, ma che è “vivo e vegeto”; decreta l’arrivo di 450 mila immigrati entro il 2025 (cifra da moltiplicare per 3, con i “certi” ricongiungimenti famigliari a cui garantire sanità, scuola, trasporti e altri indispensabili servizi il tutto facendo i conti con il “dogma” della stabilità dei conti pubblici); effettua tagli alla sanità; accetta di versare ingenti somme per l’acquisto di armi da inviare in Ucraina (si dice 800 milioni, ma il tutto è segretato); si utilizzano gli extraprofitti delle banche per aiutare chi ha approfittato sfruttando tassi di interesse vantaggiosi ma aleatori (mutui a tasso variabile anziché a tasso fisso per meglio acquistare immobili di cui non si possedeva la capacità economica), e non si destina un’ euro per disoccupati, inoccupati, precari non facenti parte della schiera dell’ex RDC, in formazione e riqualificazione, ecc.
Si vocifera, inoltre, dulcis in fundo, che la presidente Meloni darebbe il sostegno per una rielezione di Ursula von der Leyen per garantire all’Italia un buon trattamento nella prossima legislatura europea!
Si continui a pensare che la nostra Repubblica sia fondata sulle vacanze e che sia un immenso luna-park; a essere contenti di un turismo di massa non più sostenibile e devastante, tanto da trasformare molte città in luoghi ormai non più vivibili per residenti e cittadini, che vengono “sfrattati” per trasformare i nostri centri storici in sterminati alloggi turistici sommersi da rifiuti, assordante rumore delle orde di villeggianti, e episodi di violenza ad ogni ora.
Il futuro è già scritto: non stupiamoci se verremo spazzati via dalla prossima crisi economica, sanitaria o climatica.


Massimo Puricelli
Castellanza (VA)