L’estremismo ideologico genera danni anche a “nobili battaglie” come quella della salvaguardia dei ciclisti.

Il Comune di Bologna ha intrapreso l’Iter per imporre il limite di 30 km/h in città per tutti gli autoveicoli, eccenzion fatta per le vie di scorrimento veloci.

Si potrà pensare che sia un nobile scopo per rendere più vivibile la città.

Una decisione atta a diminuire gli incidenti, e a disincentivare l’ utilizzo dei mezzi privati.L’amministrazione comunale porra in essere interventi strutturali come restringemento delle carreggiate, isole ambientali, attraversamenti rialzati, e tutta una serie di altre infrastrutture per giungere a trasformare la città Felsinea in una città a 30 km/h.Una decisione frutto di un oltranzismo ideologico ecologista che produce danni maggiori del problema che vorrebbe risolvere.

Tale velocità andrebbe a creare ingorghi, maggior inquinamento, a tutto danno degli stessi ciclisti.

Il filone della transizione ecologica non comprende quanto erano soliti ripetere gli antichi latini: in medio stat virtus.

Massimo Puricelli
Castellanza(VA)