Periodo ferragostano, periodo surreale ?
No, una consuetudine italica.
Nella giornata di ieri, dopo la tragedia di Genova, le scosse di terremoto in Centro Italia, i botta e risposta tra Governo e i dirigenti di Atlantis riguardo alla possibilità di revoca delle concessioni, spunta in video, ospite del programma di LA 7 , In Onda, Vito Gamberale, l’uomo della privatizzazione delle Autostrade finita al gruppo Benetton.
Direi una persona “super-partes”, o meglio, un dirigente di lungo corso protagonista della storia economica-politica della Prima, Seconda, Terza Repubblica.
Un “evergreen” da oltre 25 anni.
Eni, Telecom, Autostrade, una sequela di incarichi nelle più importanti aziende italiane, protagonista del periodo d’oro delle privatizzazioni.
A soli 55 anni percepiva una pensione di 75 milioni di lire al mese (ora salita a 44 mila euro) a cui si devono aggiungere le “buoneuscite” da Telecom di 9 miliardi di lire e 12 milioni di euro quella da Autostrade.

Il governo deve muoversi con incisività ma anche con prudenza» e farebbe bene a «chiedere un nuovo assetto manageriale terzo e di garanzia esterno ed estraneo alla più recente storia», tutelando la società e gli azionisti gran parte dei quali di livello istituzionale, ha dichiarato l’ex amministratore delegato di Autostrade Vito Gamberale, sottolineando l’estraneità della famiglia Benetton che, come azionista di controllo ha sempre delegato la gestione ai manager.«Il mio ricordo della famiglia Benetton – riferisce – è di un raro esempio di assoluto rispetto della gestione manageriale e confondere le eventuali responsabilità dei manager con quelle della proprietà sarebbe del tutto improprio anche perché coinvolgerebbero azionisti istituzionali di livello mondiale.” 

Così, parlò l’ingegnere dai mille incarichi nella giornata di ieri,  rilasciando una dichiarazione all’agenzia Agi, e ribadito nel corso dell’ ospitata nel programma di Parenzo e Telese. 

Azionisti estranei alla dirigenza. Una dirigenza, che per puro scrupolo, “avverte” il Governo che in caso di revoca delle concessioni si aprirà un contenzioso per il pagamento del residuo valore del contratto sottoscritto.

Puro scrupolo, certo, nulla a che vedere con la difesa degli interessi degli azionisti, tra cui la famiglia Benetton.

Morale, con ancora una ventina di dispersi, una trentina di morti, 600 famiglie sfollate, una città devastata emotivamente ed economicamente, e i responsabili della manutenzione del viadotto crollato, brandiscono il contratto sottoscritto minacciando lo Stato di portarlo in tribunale come un malandrino che non rispetta i patti.

Il management lo dice senza giri di parole, l’ Ing. Gamberale uomo della Prima, Seconda, Terza Repubblica lo prospetta velatamente seguendo le metodiche linguistiche dei vecchi democristiani.

Capito bene ?

Lo Stato, il Governo, cioè i rappresentanti scelti dagli elettori, ergo noi cittadini, saremmo dei malandrini che non rispettano i patti, comportando il fuggi fuggi degli investitori stranieri con evidente danno per la nostra disastrata economia.

E sì, perchè l’immagine del Paese verrà infangata dalla richiesta di revoca delle concessioni, non da un ponte collassato che provoca una strage.

Del resto ciò che conta è l’immagine non la sostanza.

L’immagine, in realtà, volendo essere politicamente scorretto, l’ipocrisia strisciante che pervade ogni angolo d’Italia.

Lutto nazionale decretato per sabato, giornata in cui si svolgeranno i funerali di Stato e volete che il campionato di calcio di Serie A non esprima il suo cordoglio ?

Assolutamente no.

Infatti si decide di non far disputare le gare Milan-Genoa e Sampdoria-Fiorentina a seguito della richiesta delle due compagini genovesi.

Nulla quaestio per la decisione presa, peccato che nel giorno del lutto nazionale in cui le attività lavorative e soprattutto ludiche dovrebbero essere sospese, le partite Chievo-Juventus  e Lazio-Napoli si disputeranno regolarmente.

Ecco, appunto, apparenza, immagine, intrise di ipocrisia, falso moralismo.

Surrealismo puro.

In realtà soldi, ricavi, guadagni, fatturato, azionisti, investitori sotto cui devono soggiacere la sicurezza dei cittadini, e la vita delle persone.

Non vorrete che venga posticipato il debutto di Cristiano Ronaldo (CR7),  colpo di mercato che ridarà lustro al nostro calcio ?

Massimo Puricelli
Castellanza(VA)