Con la partita di ieri sera a Bergamo e la vittoria in trasferta (una rarità visto che i 3 punti fuori casa li abbiamo ottenuti solo 4 volte su 19), si è concluso questo “sciagurato” e mediocre (usiamo un vocabolo politicamente corretto, anche se altri termini sarebbero più consoni) campionato dell’AC Milan 1899.
Una stagione che ha riservato a noi tifosi, anche di lunga data (io sono tesserato dalla lontana stagione 1982, per intenderci il secondo campionato di B) una serie di delusioni e soprattutto uno spettacolo indegno e raccapricciante.
Lo “zoccolo duro” della tifoseria ha voluto dare fiducia alla società abbonandosi lo scorso mese di luglio (numero di tesserati sempre più esiguo quest’anno, le tessere staccate sono state circa 19 mila, record negativo nell’era Berlusconi) senza uno straccio di progetto e con ambizioni misere, misere, e, soprattutto, nonostante un rincaro del 7/8 % rispetto la stagione precedente (una stagione anch’essa fallimentare, settimo posto e niente Europa).
Sorvolando sull’esiguità del rincaro in termini economici (anche se 20/30 euro in più in tempo di crisi è sempre tanto), ciò che risaltava era la mancanza di rispetto della società nei confronti dei tifosi che seguono le gesta dei loro beniamini (!?) anche in tempi di “vacche magre”, con orari delle partite sempre più assurdi e disagevoli (numero preponderante di gare in notturna anche in pieno inverno), e senza uno straccio di progetto concreto, ma solo promesse vacue a cui non crede più nessuno.
Anche oggi le condizioni sono le stesse di un anno fa con una classifica peggiore, uno spettacolo offerto ancora più scadente e un futuro nebuloso costellato di parole, parole, a cui dovranno seguire determinati fatti concreti di cui non nutro troppa speranza.
Beh, aggiungo io l’abbonamento lo rifarò comunque, perchè il Milan 1899 siamo noi , perchè la maglia è il nostro vanto perchè anche in B ero presente. 
Però, c’è un però grosso come il Monte Everest.
E sì, perchè da alcuni giorni a differenza della società di Via Aldo Rossi, i cuginastri nerazzurri hanno lanciato la nuova campagna abbonamenti e, con mio profondo stupore e anche con una certa ammirazione (pensate che razza di sentimenti sono riusciti a suscitare in me, non lo avrei mai pensato nemmeno nei peggiori incubi) hanno decurtato il costo degli abbonamenti fino al 35% rispetto la stagione scorsa (alcuni esempi: il secondo anello verde scende del 10% per chi effettua la prelazione, il I verde addirittura del 35%). Una sorta di “risarcimento” per gli abbonati che hanno visto offrirsi uno spettacolo non rispondente alle aspettative. Una sorta di “bonus” , un regalo per non perdere i tifosi più affezionati.
Ecco, il “però” sopraccitato verte proprio da questa notizia.
E sì, perchè la campagna abbonamenti del Milan non è ancora stata pubblicizzata, tanto meno i prezzi.
E il mio timore, così come quello di tutti gli abbonati è che il costo della tessera non sarà scontato o peggio addirittura aumentato.
Basta, dico, basta, la pazienza ha un limite e anche se l’amore è cieco certi comportamenti ridarebbero la vista anche a Polifemo dopo il ferimento da parte di Ulisse.
E noi siamo “incazzati” (e lo saremmo anche di più se i nostri timori venissero confermati) peggio di Polifemo perchè l’insensibilità della società non la tollereremmo più.
Forse a lor signori non importa avere San Siro sempre più vuoto; forse vogliono avere come spettatori solo i parenti dei giocatori o dei dirigenti o i fruitori dei biglietti omaggiati dagli sponsor (ricordo che il tifo non è legato al business, ma è una passione irriducibile trasformare o peggio , uccidere la passione porta all’oblio), perchè questo è il rischio che corrono.
Non saranno certo i nomi che ci stanno promettendo, non saranno certo certi ritorni un po’ “chilometrati” che ci indurranno a tesserarci perchè avremo il contr’altare dei cuginastri e certe “onte” difficilmente sono digeribili.
Perfino Farina=Rovina aveva un briciolo di riconoscenza per i tifosi.
Abbonamenti scontati per chi rinnovava la tessera entro una certa data.
Oh, Società, dico Farina=Rovina con un Milan disastrato come quello di oggi, ma composto da giocatori attaccati alla maglia che avevano rifiutato compagini più ricche, forti che garantivano ingaggi più corposi restando anche in cadetteria, che sputavano sangue, non mercenari che si rifiutano anche di andare in panchina perchè non hanno il posto da titolare assicurato e si rendono protagonisti di atti isterici nei confronti dell’allenatore (a proposito gente “alla Muntari e alla Boateng” non li vogliamo neppure vedere in cartolina, è chiaro?).
A buon intenditor poche parole…..
Ne ho già spese troppe per farvi capire come una società seria deve comportarsi per avere rispetto dei suoi tifosi che amano quei colori rossoneri.
Massimo”old-football”Puricelli
Castellanza(VA)