Dal luglio 2018 il sito “Ivrea, città industriale del XX secolo” fa parte della Lista del Patrimonio Mondiale (UNESCO).
La candidatura, presentata all’Unesco a gennaio 2017, è stata vagliata dagli Organismi consultivi dell’Unesco, quindi la decisione è avvenuta durante i lavori del 42° Comitato del Patrimonio Mondiale svoltosi  l’anno successivo a Manama,  in Bahrein.

Una lunga storia, iniziata nel 2008, anno celebrativo del Centenario della nascita della Società Olivetti, quando la  Fondazione Adriano Olivetti,  in collaborazione con il Comune di Ivrea e il Politecnico di Milano, hanno  messo a fuoco l’idea di candidare di Ivrea come “Città Industriale del XX secolo”.
Nel 2016 lo Stato Italiano ha trasmesso  il dossier e il piano di gestione all’Ufficio del Patrimonio Mondiale Unesco, che ne ha verificato la completezza. La valutazione di Icomos, organo consultivo di Unesco, è iniziata nel 2017 e proseguita nel 2018, fino alla proclamazione del 2018.
A celebrazione di questo importante riconoscimento  all’ingresso della “Portineria del Pino” in Via Jervis, 11 è stata posta una targa celebrativa ufficiale.
L’Italia annovera, così,  54 siti Unesco, un vero primato mondiale che testimonia l’eccellenza italiana in vari settori, da quello culturale a quello naturale a quello paesaggistico.
In particolare, il Piemonte è la regione italiana che può vantare già quattro siti iscritti nella lista Unesco (si tratta di siti diffusi sul territorio: Residenze sabaude, Sacri monti, Siti palafitticoli, Paesaggi vitivinicoli di Langhe e Monferrato).
Il nuovo sito è denominato “Ivrea città industriale del XX secolo” ed è costituito, sorprendentemente, da un insieme di edifici “moderni”, che  hanno poco più di cinquanta anni.
Il sito Unesco, infatti,  comprende edifici e complessi architettonici, progettati dai più famosi architetti e urbanisti italiani del Novecento, che furono costruiti  tra il 1930 ed il 1960 dall’ industria Olivetti per destinarli sia alla produzione che a scopi sociali o abitativi.
Un esempio illuminato, antesignano di una gestione collettiva di un’attività produttiva che tenesse anche conto delle esigenze dei lavoratori e del loro benessere:  per Adriano Olivetti l’azienda era una comunità, dove svolgere non solo un lavoro ma anche attività sociali e nella quale includere anche le famiglie dei lavoratori. A tal fine sono stati costruiti l’asilo nido, la mensa e i servizi sociali.
Va sottolineato che il sito di  Ivrea non è un mondo a sè, ma è inserito nella città, di cui è parte integrante: l’abitato di Ivrea e le campagne circostanti sono un tutt’uno con l’insediamento industriale.
Per l’occasione presso il Museo civico Garda di Ivrea è aperta la mostra “Piccoli tasti, grandi firme – l’epoca d’oro del giornalismo italiano (1950-1990)”, un interessante e inedito excursus del mondo della carta stampata. Da vedere anche per l’ importante sezione di archeologia, che testimonia l’origine romana della città, e per la parte dedicata all’arte orientale.

Apertura del Museo Garda:
Da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle ore 13
Giovedì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14,30 alle ore 18,30
Sabato e domenica dalle 15 alla 19
Chiuso festività.

Ulteriori aperture straordinarie potranno essere effettuate in concomitanza di eventi o esigenze particolari. Verificare sul sito www.museogardaivrea.it