Sono milioni gli italiani che amano il cibo piccante, per via di quella sensazione di pizzicore piacevole e al tempo stesso particolare. Si tratta di un gusto causato dall’azione della capsaicina, una sostanza molto versatile presente nel peperoncino e in tantissimi altri alimenti, come ad esempio lo zenzero.

Andiamo, dunque, ad approfondire alcune curiosità e informazioni sulla capsaicina, un elemento così versatile da essere utilizzato anche al di fuori dell’alimentazioni, come nel caso di alcune applicazioni nel settore dell’energia solare e del fotovoltaico.

Proprietà, benefici e funzionamento della capsaicina
La capsaicina è una sostanza di origine vegetale in grado di produrre la sensazione di piccantezza tipica del peperoncino e altri alimenti. Gli esperti teorizzano che questa, in realtà, sia un vero e proprio meccanismo di difesa, adottato da alcune piante per evitare di essere divorate dai predatori. La sostanza in questione, inoltre, ha anche numerosi benefici: è infatti nota per alleviare il dolore, grazie alle sue notevoli proprietà anti-infiammatorie, e inoltre secondo alcuni studi avrebbe anche degli effetti distruttivi sulle cellule tumorali.

Come agisce questa molecola? La capsaicina, quando si lega alle proteine, spinge i recettori della bocca e della lingua ad avvertire una sensazione di bruciore.

Si tratta comunque di una sensazione “virtuale”, non di dolore vero e proprio, a patto di non esagerare con le dosi. Si può affermare, poi, che questa molecola può rivelarsi utile per diversi scopi, e lo stesso peperoncino può sottoporsi a svariati usi, anche a quelli più impensabili.

La versatilità del frutto e il suo conseguente utilizzo in diversi settori dipende anche dalla varietà del peperoncino e dalla presenza della capsaicina, che come detto delinea il suo grado di piccantezza. Informazioni più specifiche in materia sono presenti all’interno di alcuni approfondimenti disponibili online, come ad esempio quello sul peperoncino dei Fratelli Orsero, che si concentra maggiormente su uno dei tipi di peperoncino più comuni, ovvero la varietà Rawit, mediamente piccante.
Come anticipato in apertura, uno degli usi più innovativi di questo frutto è sicuramente quello relativo alle celle solari: gli esperti di energia solare di recente hanno considerato il peperoncino come la soluzione naturale perfetta per il corretto funzionamento dei nuovi pannelli fotovoltaici. 

Relazione tra piccantezza ed energia solare, i nuovi pannelli
In sintesi, dunque, oggi il peperoncino sembra essere al centro del mondo dell’energia solare, in particolar modo del fotovoltaico. Il merito va alla capsaicina, che stando a quanto riportano le ultime indagini di settore, potrebbe migliorare la resa di alcuni pannelli.

A testare il tutto, è stato un fisico della East China Normal University, Qinye Bao, che era alla ricerca di un elemento non troppo costoso da utilizzare per tale scopo. Provando con la capsaicina, Bao si è accorto da subito delle potenzialità della sostanza e dell’effetto che produceva sui pannelli solari; i miglioramenti principali erano quelli relativi alla conduttività elettrica e alla riduzione della perdita di calore. Nonostante siano ancora molti i fattori da analizzare per quanto concerne il rapporto tra energia solare e prodotti alimentari, sembra che la capsaicina sia capace di espandere i grani facenti parte della cella, da cui deriva il trasporto dell’elettricità. Inoltre, questa sostanza dalle cellule super efficienti, agevolerebbe l’aumento di elettroni. Un passaggio fondamentale per la cella, che in questo modo può successivamente convertire la luce in elettricità.
Ma il peperoncino non sembra essere l’unico elemento capace di supportare il mondo dell’energia, in quanto si aggiunge anche il magnesio, particolarmente utile se si fa riferimento alla componente tossica presente nella produzione dei pannelli fotovoltaici.
Ci si auspica, dunque, che tramite queste soluzioni provenienti dalla natura e dall’alimentazione, le celle solari del futuro possano trasformarsi in strumenti ecososostenibili a tutti gli effetti.