La Giornata Mondiale del Malato si celebra Martedì 11 febbraio all’insegna del “curare non vuol dire (necessariamente) guarire”.
“Questa ricorrenza – spiega Tania Piccione, presidente di FCP – è un’occasione preziosa per noi per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul grande valore del prendersi cura.
Curare non vuol dire necessariamente guarire, ma tutelare la dignità del malato in quanto persona sempre e fino alla fine. Il diritto di accesso alle cure dovrebbe entrare nell’agenda delle istituzioni come una priorità perché è paradigma di civiltà.”
Federazione Cure Palliative rappresenta oggi 109 ETS che da soli esprimono oltre 5000 volontari sul territorio nazionale. Nel nostro Paese, nonostante l’accesso alle cure palliative sia un diritto sancito dalla Legge 38 del 2010, ancora oggi solo una persona su 3 vi accede, una percentuale che scende al 25% nel caso dei minori e con forti disparità tra Regioni.
“Nella giornata dedicata ai malati e alle loro famiglie, vogliamo ribadire quanto le cure palliative impattino positivamente sulla qualità di vita, migliorandola per il malato e per chi lo aiuta e preservandone la dignità di persone fino alla fine – prosegue Piccione –
Per ampliare la platea di accesso alla cura in questa fase così delicata della vita, facciamo appello a una sempre maggiore cooperazione tra Governo, strutture sanitarie pubbliche e Enti del Terzo Settore. Quest’ultimo, in particolare, rappresenta una risorsa essenziale per garantire l’accesso alle cure palliative in modo capillare e integrato con il sistema pubblico” – conclude – Occorre continuare a valorizzare e sostenere questo contributo strategico, rafforzando la collaborazione tra pubblico e privato per rispondere sempre meglio alle esigenze di cura e assistenza delle persone e delle famiglie.
Il 66% degli enti che forniscono cure palliative domiciliari e quasi la metà degli hospice del territorio nazionale sono gestiti infatti da strutture private convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale, molte delle quali fanno parte del Terzo Settore.”