Le parole d’ordine dei padroni globalisti, mondialisti sono sempre le stesse: lo chiede il mercato, lo chiede l’Europa, lo chiede il FMI, ecc.

Non fa eccezione il mondo del calcio, e come potrebbe essere differente, come potrebbe esserne immune, visto che è un settore merceologico che muove miliardi di dollari ogni anno.

Settori economici differenti, ma stesso fine: schiavizzare le persone, pardon, utilizzando un termine politicamente corretto, fidelizzare.
E allora è “comprensibile”, la nuova rivoluzionaria maglia della Juventus per la prossima stagione.
Addio alle strisce bianconere, casacca divisa in due parti con i colori sociali intervallati da una striscina rosa, con buona pace per la tradizione e la storia.
Uno scempio ?
No, secondo gli esperti di marketing sportivo.
Basta porre l’attenzione alle dichiarazioni del direttore di una nota azienda internazionale di promozione commerciale per comprendere quale sia, non il fine predominante a cui si ispirano, ma “l’unico fine” a cui è indirizzato il “calcio moderno” :
IL PROFITTO:
“Si può leggermente cambiare la propria natura (leggermente cambiare ?!?) se il mercato lo chiede (quale mercato ?!?)…”.
“Le franchigie NBA, cambiano casacca con facilità e nessuno si lamenta, col tempo prevarrà la curiosità sulla diffidenza”.
Più chiaro di così….
Un ennesimo esempio di quale sia il rispetto nei confronti dei tifosi, dei valori, del senso di appartenenza.
Una totale omologazione dettata dal mondialismo elitario, finanziario, economico, che vorrebbe “omologare” in toto le persone, i cittadini (ovviamente anche i tifosi) in sudditi della globale colonia dittatoriale.
Pensiero unico, monocorde, imposto.
Una liberticida vergogna, contro cui si deve utilizzare un’arma letale: il boicottaggio. Si capirà quale sia il livello di libertà quanto sarà diffuso il boicottaggio di quelle storture, di quelle imposizioni.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)