[dropcap]L[/dropcap]a seconda edizione del Crema Jazz Art Festival si svolgerà da sabato 9 a domenica 17 luglio. Il ricco programma comprende quattro grandi concerti con alcuni dei nomi più illustri della scena italiana e internazionale, jam session, incontri, conferenze con critici e musicologi, masterclass con docenti prestigiosi, aperitivi e brunch musicali, oltre a mostre di fotografia, scultura e pittura.

Come nel 2015, anche quest’anno la manifestazione – il cui direttore artistico è il pianista e compositore Giovanni Mazzarino – intende esplorare il jazz come forma d’arte universale, in grado di esprimersi grazie a una molteplicità di linguaggi, in primis ovviamente la musica, ma senza trascurare le altre forme espressive, a cominciare dall’arte figurativa.

La rassegna, organizzata dall’associazione musicale Non Solo Jazz in collaborazione con il Comune di Crema e l’etichetta discografica Jazzy Records, prenderà il via sabato 9 luglio alle ore 18.30 presso il Centro Culturale Sant’Agostino, con il vernissage della mostra “Jazz is Art”, che riunirà i lavori di tre artisti lombardi: il pittore Andrea Miragoli, lo scultore Giovanni Cappelletti e il fotografo Roberto Gramignoli.

Ma vediamo, nel dettaglio, quali saranno i momenti più salienti del festival, che coinvolgerà per nove intensissimi giorni la città e il territorio di Crema.

CINZIA RONCELLI

Gli artisti principali – Il via con Fresu e Di Bonaventura

Martedì 12 luglio è previsto, al Cremarena, il concerto inaugurale della manifestazione, quello del duo composto da Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, artisti che non hanno bisogno di presentazioni. Gli altri live con i musicisti più attesi della rassegna sono in programma nel weekend: da venerdì 15 luglio in Piazza Duomo, il cuore della città, si sposta il main stage sul quale salirà il Cinzia Roncelli quintet feat. Max Ionata, impegnato in “So in Love”, un tributo a Cole Porter. Con Cinzia Roncelli si esibiranno Giovanni Mazzarino (pianoforte e arrangiamenti), Max Ionata (sax tenore), Marco Micheli (contrabbasso) e Nicola Angelucci (batteria). Sabato 16 riflettori puntati sul trio dello strepitoso pianista statunitense Johnny O’Neal. Infine, domenica 17, l’evento di chiusura sarà affidato al quartetto di Rosario Bonaccorso, uno dei più apprezzati contrabbassisti italiani, che presenterà “Viaggiando”, il suo ultimo progetto discografico. Accanto a lui, in questo cammino fra le note, Roberto Taufic (chitarra), Javier Girotto (sax) e Dino Rubino (tromba e flicorno).

FRESU E DI BONAVENTURA

Gli altri concerti – Usai, Gurrisi, Daclon, Paglieri e Orciari

Accanto al cartellone principale non mancano live con altri jazzisti di valore, quali Alessandro Usai, Alberto Gurrisi, Andrea Bruzzone, Serena Ferrara, Simone Daclon, Alex Orciari, Roberto Paglieri e Marco Birro. E, ancora, musicisti espressioni del territorio cremasco come Davide Coppo, Marta Arpini, Marco Doldi, Davide Moretti, Francesco Orio, Fabio Crespiatico e Davide Bussoleni. Infine, da segnalare l’esibizione del Folcioni Jazz Lab quintet, laboratorio di improvvisazione jazzistica condotto dal chitarrista Enzo Rocco che aprirà il concerto di Johnny O’Neal.

cremarena jazz (2015)

I luoghi del Festival – Dal Cremarena a Piazza Duomo

Il cuore della manifestazione sarà la bellissima piazza del Duomo di Crema, dove verrà allestito il palco per i live in programma dal 15 al 17 luglio (Cinzia Roncelli quintet feat. Max Ionata, Johnny O’Neal trio e Rosario Bonaccorso quartet). Confermato il Cremarena (che nel 2015 aveva ospitato i concerti di Fabio Concato, Enrico Intra, Giovanni Mazzarino, i fratelli Giovanni e Matteo Cutello feat. Urban Fabula trio) per il live del duo Fresu-Di Bonaventura. Tra le novità della seconda edizione spiccano, oltre all’Istituto musicale L. Folcioni, l’Hotel Ponte di Rialto, il B&B San Clemente e il Barcelona Cafè, dove si svolgeranno i jazz brunch e gli aperitivi con musica dal vivo. Un ruolo centrale continuerà ad averlo il Caffè Verdi, al cui interno verranno organizzati concerti, jam session e jazz lunch.

Pianist and singer Johnny O'Neal in Smalls, a basement club in New York's Greenwich Village, March 30, 2014. O’Neal left New York more than two decades ago just as he was making a name for himself in jazz circles; now he’s back in town and trying to get his career on track. (Jacob Blickenstaff/The New York Times)

Pianist and singer Johnny O’Neal in Smalls, a basement club in New York’s Greenwich Village, March 30, 2014. O’Neal left New York more than two decades ago just as he was making a name for himself in jazz circles; now he’s back in town and trying to get his career on track. (Jacob Blickenstaff/The New York Times)

Masterclass A lezione con Giovanni Mazzarino e Johnny ONeal

Uno dei momenti più importanti del festival è rappresentato dall’offerta formativa con seminari di alta specializzazione, a numero chiuso, con docenti di fama internazionale. Le lezioni, sotto la guida di Giovanni Mazzarino, sono rivolte a un gruppo di studenti selezionati, cantanti e musicisti già sufficientemente padroni della tecnica strumentale e del linguaggio jazzistico, ma desiderosi di approfondirne alcuni aspetti fondamentali. Gli studenti lavoreranno in gruppi affrontando argomenti quali: armonia e improvvisazione; i  codici del jazz (sviluppare la conoscenza del linguaggio per migliorare l’interazione con gli altri musicisti); essere band leader (la scrittura musicale, l’approfondimento del proprio ruolo all’interno del gruppo e sua relativa gestione). Le lezioni si svolgeranno da mercoledì 13 a sabato 16 luglio presso l’Istituto L. Folcioni, prezioso punto di riferimento a Crema per la diffusione dell’educazione musicale (da quella classica al jazz fino alla musica leggera).

Domenica 17 luglio, infine, è in programma la special masterclass del trio del pianista americano Johnny O’Neal.

Le conferenze Il jazz raccontato da Claudio Sessa e Maurizio Franco

Un altro importante momento didattico del festival è rappresentato dagli incontri con esperti e docenti: lunedì 11 luglio, presso l’Istituto musicale L. Folcioni, alle ore 21 è previsto un incontro sulla storia del jazz con Claudio Sessa, critico jazz del Corriere della Sera e docente di Storia del Jazz presso il Conservatorio di Cuneo. Da non perdere neppure il doppio appuntamento con il musicologo Maurizio Franco, che curerà le “Conversazioni su Louis Armstrong e Duke Ellington” (rispettivamente giovedì 14 e venerdì 15 luglio alle ore 11, sempre presso l’Istituto musicale L. Folcioni).

Le mostre d’arte – Pittura, scultura e fotografia grandi protagoniste

Non solo musica: gli organizzatori del festival intendono valorizzare i molteplici linguaggi della cultura e dell’arte, di cui il jazz non è che un’espressione. Così, nella Sala Agello del Centro Sant’Agostino sarà allestita, da sabato 9 a domenica 17 luglio, la mostra “Jazz is Art” con lavori e installazioni di Andrea Miragoli (pittore), Giovanni Cappelletti (scultore) e Roberto Gramignoli (fotografo). Inoltre, alcune opere dei tre artisti verranno esposte sui palchi del Cremarena e di piazza Duomo, “accompagnando” così le performance dei musicisti.

Maggiori informazioni: www.cremajazzart.it