Vuoto esistenziale, noia, famiglie ricche incapaci di educare i propri figli, insegnando loro i veri valori della vita, giovani viziati che, per provare un’emozione, devono fare atti sconsiderati, in una Milano dove svettano grattacieli che sembrano essere lo stereotipo della ricchezza e del benessere, questi gli elementi portanti del nuovo film di Fabio Martina, dal titolo L’assoluto presente.

Assenza di sentimenti e di empatia, mancanza del benchè minimo rimorso per le efferatezze compiute completano il quadro di un film a tratti crudo, che fa riflettere sulle nuove generazioni e sul loro futuro.

Il film, ambientato e girato a Milano ai giorni nostri, è la storia di tre ragazzi sui venti anni, Cosimo, Riccardino e Giovanni. A bordo di un Suv, percorrono le strade deserte del centro città. All’improvviso fermano l’autovettura in prossimità di un parco, scendono e aggrediscono un passante apparentemente sconosciuto, in cui si sono casualmente imbattuti.
Autore di documentari e film di fiction, Martina, dopo una laurea in filosofia, la frequentazione della Scuola del Cinema di Milano e una lunga collaborazione con l’azienda Rai nell’area regia, inizia a girare e produrre nella Milano cinematografica, vibrante e sperimentale dei primi anni 2000. I suoi film, che trattano di temi sociali, etici e filosofici, mettono in discussione i cliché e gli stereotipi della società moderna, trovando larga diffusione in festival internazionali e ottenendo successi di pubblico e di critica.
Tra i suoi lavori “A due calci dal paradiso” (2006), vincitore del Premio Opera Prima alla 24ª edizione di Sport Movies & Tv – Milano International FICTS Fest, e “Che cos’è l’amore” (2015), in questi giorni in concorso al Festival du Film Italien de Villerupt, tenera storia d’amore tra una pittrice di 93 anni e un drammaturgo teatrale di 50 anni, che è già un cult per il pubblico italiano.
“L’assoluto presente” è stato selezionato al Concorso “Rivelazioni” e competerà con cinque inediti lungometraggi italiani, opere prime o seconde, valutate da una giuria popolare.

 Al cinema dal 15 dicembre 2017