Il Museo di Arte orientale di Torino presenta una nuova mostra e un allestimento per il periodo estivo, inerenti l’Oriente nei suoi molteplici volti.
Il mondo arabo in Sicilia rivive nell’installazione Parole sospese, una serie di testi multimediali che fanno una biblioteca interattiva dedicata alla dominazione islamica in Sud Italia.
Fuori dal percorso di visita e ad ingresso libero, fino alla fine dell’ostensione della Sindone sono visibili quattro oggetti provenienti dalla Palestina all’epoca di Gesù, e cioè un unguento in bottiglia di ceramica e un porta balsamo in vetro.
Il grosso evento, fino al 27 settembre, è però la mostra Sulla rotta delle spezie, che segna un nuovo tassello nella collaborazione con il National Geographic. Come suggerisce il titolo si parla di spezie, polveri esotiche e profumate dai mille colori, che provenirono da isole remote e terre lontane, cambiando la vita di tutto il mondo fino ad oggi.
La mostra è composta da 73 fotografie ed è arricchita da mappe, opere e un’installazione che evoca un suq, con tanto di angolo olfattivo, per parlare di un qualcosa che è sulle tavoe occidentali da tempo e per arrivarci ha fatto una lunga strada.
La mostra è aperta con biglietto a parte rispetto al MAO dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, sabato dalle 11 alle 20 e domenica dalle 11 alle 19.

Elena Romanello