Le richieste dei Calzaturieri al governo


La chiusura delle attività commerciali in Italia e, poi, progressivamente in Europa e in tutti i principali mercati mondiali, ha vanificato tutti gli investimenti realizzati per la stagione primavera/estate 2020. Inoltre, comprometterà le vendite della prossima stagione autunno/inverno 2020-21 a causa del conseguente taglio degli ordini da parte della clientela e, quindi, a sua volta renderà proibitivo investire nelle collezioni per l’estivo 2021. Il protrarsi delle chiusure impedirebbe dunque alle imprese di tornare a livelli produttivi normali, almeno fino a marzo 2021 privandole, per almeno un anno, dei flussi di cassa essenziali a garantire la continuità.
In considerazione di quanto sopra, la nostra associazione chiede al Governo un intervento forte e strutturale per rispondere alle specificità del settore e avanza alcune proposte concrete:
Le proposte di Assocalzaturifici sono motivate dalla necessità di mettere in campo risorse finanziarie immediatamente fruibili e senza aggravare la posizione finanziaria netta delle tante piccole e medie imprese del comparto che in questo momento si trovano in una situazione drammatica di carenza di liquidità. Sono le sole che possano realmente contribuire affinché un comparto, vanto e simbolo del made in Italy nel mondo, non esca drasticamente e irrimediabilmente decimato dalla crisi economica generata dall’emergenza sanitaria internazionale.