“Arrivano curriculum senza uno specifico mestiere…”. Ipse dixit (albergatore di Rimini).
L’aspetto che mi indigna (uso un termine edulcorato) non sono più le “consuete” dichiarazioni lamentevoli di alcuni imprenditori (non troviamo persone esperte, vogliono stipendi alti, vogliono giornate libere, orari ridotti, ecc.), o meglio mi indignano, ma in questo servizio televisivo, sono state superate dall’assoluta mancanza di domande appena, appena decenti da parte dell’intervistatrice.
Così, tanto per capire.
Prima domanda.
Scusi egregio imprenditore, per pulire i pavimenti, rifare i letti, allestire un tavolo di buffet, servire a tavola, azionare lavatrici industriali, aiutare in cucina, portare i bagagli, azionare i bottoni degli ascensori, rispondere agli interfoni alle chiamate dei clienti dalle stanze, ecc. quali conoscenze ed esperienze sono necessarie ?
Seconda domanda.
Quanto tempo è necessario per “formare” i nuovi assunti ? Mesi, anni, decenni?
Terza domanda.
Lei è alla ricerca di lavoratori con contratti che rispettano le normative vigenti in fatto di retribuzione, tutele, sicurezza, riposo, oppure neo schiavi?
Non credo che sia necessario inviare giornalisti-giornalisti, “nuovi” Montanelli, Siani, Tobagi, Francese, Fava, ecc. per porre domande scomode, ma necessarie per comprendere quale sia la reale situazione del settore Vacanze in Italia (settore onnipotente e totalizzante, del resto il nostro Paese è stato trasformato in un Luna Park).
Questo è il nostro Paese oggi.
Lotte, battaglie, e sacrifici per la conquista dei diritti fondamentali sono stati immolati sull’altare pagano della globalizzazione.
Del resto, da 25 anni sono stati emendati gli articoli 1, 4, 35 della Costituzione nel silenzio di molti.
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Massimo Puricelli
Castellanza (VA)