In occasione dell’apertura al pubblico del centro culturale LAC Lugano Arte Cultura, dal 12 settembre 2015 al 31 gennaio 2016, il Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano ospita una mostra personale dedicata ad Anthony McCall, appositamente concepita dall’artista per gli spazi del nuovo Museo. A cura di Bettina Della Casa – Progetto realizzato con la collaborazione di Anthony McCall.

Nato in Gran Bretagna nel 1946, McCall si trasferisce a New York nel 1973. Fin dai primi anni Settanta si è dedicato alla realizzazione di sculture di luce (Solid Light Sculptures): fasci luminosi piani, curvi o conici che delineano volumi attraversando lo spazio espositivo completamente oscurato. La sua ricerca – fra minimalismo, cinema sperimentale e performance – si iscrive nell’ambito dell’Expanded Cinema che, negli anni Settanta, metteva in questione le convenzioni della settima arte come semplice forma di narrazione per indagarne gli elementi costitutivi. Le sculture di luce di McCall trascendono la pura dimensione estetica e danno vita ad un’autentica esperienza sensoriale in grado di sovvertire le abitudini percettive dell’osservatore: la luce assume infatti “consistenza tattile” e le opere, prive di materialità, possono essere attraversate fisicamente dal visitatore.
La mostra – concepita espressamente dall’artista per lo spazio del piano -2 del Museo d’arte della Svizzera italiana – è articolata in quattro Solid Light Works, proiezioni orizzontali digitali realizzate tra il 2003 e il 2013: Doubling Back (2003), Meeting You Halfway (2009), Line Describing a Cone 2.0. (1973/2010) e la doppia proiezione Face to Face (2013); opere che ben evidenziano l’attitudine multidisciplinare di Anthony McCall: disegno, film, scultura e performance si sovrappongono in contaminazioni reciproche. In mostra a Lugano la versione digitale della sua opera analogica più nota, Line Describing a Cone, del 1973, in cui un raggio di luce bianco definisce gradualmente un cerchio: proiettata in una sala buia pervasa dal fumo, la linea descrive la forma volumetrica di un cono così da creare un volume solido.
I Solid Light Works di Anthony McCall sono installazioni luminose per cui la conditio sine qua non della loro esistenza è che siano ambientate in spazi bui, dove l’osservatore è immerso nell’oscurità come al cinema, con la differenza che è libero di muoversi e di partecipare attivamente all’opera. Nell’oscurità le funzioni umane di ricezione degli stimoli subiscono un naturale rallentamento e il visitatore viene totalmente assorbito dallo spazio dell’opera creando una “totalità” spaziale in cui ogni scultura si fonde con le altre, così come ogni visitatore interagisce con gli altri. Sono i singoli soggetti, attraverso il loro corpo e i loro movimenti, a dettare il tempo dell’opera che accade nell’istante presente e che – utilizzando sofisticati calcoli matematici applicati alla tecnologia digitale – crea la magia e la fascinazione delle evanescenze di luce percepite.

L’identità del LAC, il nuovo centro culturale di Lugano, si fonda sul rapporto tra diverse discipline – arte, musica e teatro – e la mostra di Anthony McCall, che riflette proprio su spazio, tempo e movimento, è il perfetto compendio per inaugurare questi nuovi spazi.

La mostra è accompagnata da un catalogo in italiano e inglese edito da Skira, con un’intervista all’artista a cura di Jarrett Earnest e contributi di Bettina Della Casa, Luke Skrebovski e Antonio Somaini.

LAC Lugano Arte e Cultura

L’artista

Anthony McCall (St. Paul’s Cray, Gran Bretagna, 1946)

Nato in Inghilterra nel 1946 e residente a New York dal 1973, McCall nei primi anni Settanta lavora nell’ambito della performance e del film. Tra i suoi primi progetti una serie di performance all’aperto, la più nota delle quali è Landscape for Fire, del 1972, dove il fuoco diviene materiale scultoreo. Successivamente la sua sperimentazione ai confini tra cinema e performance lo conduce alla realizzazione dei primi Solid Light Films. Alla fine degli anni ’70 Anthony McCall abbandona la pratica artistica per dedicarsi al graphic design, affermandosi in breve con uno studio fra i più rinomati della scena newyorkese. All’inizio degli anni 2000, dopo una pausa di oltre vent’anni, riprende la sua ricerca artistica che diviene subito oggetto di una rinnovata attenzione internazionale. Il ruolo di McCall nella storia artistica degli ultimi decenni viene sancito dalla mostra del 2001 al Whitney Museum di New York intitolata “Into the Light: The Projected Image in American Art 1964-1977”. Da allora McCall espone regolarmente nei principali musei internazionali. Il suo felice ritorno alla sperimentazione si è giovato anche delle potenzialità della rivoluzione digitale di questi anni: nuovi software, videoproiettori ad alta definizione e più sofisticate macchine del fumo hanno permesso all’artista di rivisitare, ampliare o perfezionare le tecniche a sua disposizione agli esordi della sua carriera con esiti allora inimmaginabili.

www.anthonymccall.com

Informazioni

Sede
Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano LAC Lugano Arte e Cultura
Piazza Bernardino Luini 6
CH – 6901 Lugano
T. +41 (0)58 866 4200 info@masilugano.ch
www.masilugano.ch

Orari
Sabato12 settembre 2015: 10:30 – 22:00 Martedì, mercoledì e domenica: 10:30 – 18:00 Giovedì, venerdì e sabato: 10:30 – 20:00 Lunedì chiuso

Ingresso
Intero: chf 15.-
Ridotto AVS/AI, over 65 anni, gruppi, studenti 17-25 anni: chf 10.-
Ingresso gratuito <16 anni, la prima domenica del mese, sabato 12 e domenica 13 settembre 2015

L’acquisto del biglietto dà diritto all’ingresso all’esposizione “Orizzonte Nord-Sud” e all’installazione di Zimoun