Diventare mamma dopo il cancro è possibile. Il desiderio di maternità, che prima restava solamente un sogno per oltre 9 donne su 10, ora può trasformarsi in qualcosa di concreto: 7 donne su 10 riescono a rimanere incinta in meno di 2 anni, senza il rischio di recidivanti.

Questo è l’incoraggiante quadro delineato questa mattina da Institut Marquès in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di fertilità e sterilità e medicina della riproduzione (SIFES).
Nel corso dell’incontro, la dottoressa Federica Moffa, specialista in riproduzione assistita presso la sede milanese dell’Istituto, che ha presentato i dati dello studio effettuato dall’Unità specializzata in oncologia e riproduzione. 9 pazienti su 10 sono state ritenute idonee a intraprendere un processo riproduttivo al termine dei trattamenti oncologici.Mamma dopo il cancro: in meno di 2 anni e senza rischi per 7 donne su 10

Molte di queste donne possono avere un bambino se hanno già completato con successo il trattamento di chemio, radioterapia o interventi chirurgici – spiega la Dottoressa Michela Benigna, ginecologa e membro dell’Unità specializzata in oncologia e riproduzione di Institut MarquèsL’imperativo è che il loro caso venga esaminato da un team multidisciplinare. Solo allora possiamo dire che essere una madre dopo il cancro è sicuro“.

L’82% delle pazienti oncologiche rimaste incinte ha un’età media di 40 anni e per la maggior parte viene da cancro al seno (35%), neoplasie ematologiche come leucemia o linfoma (29%) e cancro ovarico (14%). I trattamenti alle quali si sono sottoposte: fecondazione in vitro (3,9%), donazione di embrioni (11,7%) e donazione di ovociti (84%). Solo il 10% ha vitrificato gli ovociti prima del trattamento del cancro.
Institut Marquès, da due anni circa, continua il monitoraggio delle pazienti oncologiche durante tutto il decorso della gravidanza, ed ha riscontrato un buono stato di salute nelle pazienti, che non hanno presentato alcuna recidiva della malattia.
Data la crescente incidenza del cancro nelle donne in età riproduttiva, preservare la fertilità nelle pazienti oncologiche è diventata una priorità. Ad ogni modo, anche le percentuali di sopravvivenza sono in crescita, con un tasso dell’85% per i pazienti sotto i 50 anni.
L’Unità specializzata in oncologia e riproduzione di Institut Marquès nasce con l’obiettivo di orientare le pazienti oncologiche ed informarle sulla possibilità di maternità dopo aver superato un cancro. Il team che la compone si caratterizza per la multidisciplinarietà, ed è formato da esperti di diverse specializzazioni che studiano a fondo ogni singolo caso, per giudicare l’appropriatezza.
Nel corso dello studio, infatti, il 10% delle pazienti sono state valutate non idonee ad iniziare un processo riproduttivo per varie motivazioni: trattamento oncologico non concluso, età elevata (oltre 50 anni) o problemi di obesità patologica.