In Italia disciplina non riconosciuta ufficialmente.

“La scarsa preparazione e la superficialità di alcuni, può causare seri danni e rischi per il paziente. Sarebbe necessario ed auspicabile una normativa che preveda la frequentazione di scuole quadriennali di formazione specifica, peraltro già esistenti”. E’ quanto affermato dalla dott.ssa Maria Grazia Caputo, medico estetico con una lunga esperienza nell’ospedale Fatebenefratelli di Roma, a seguito dell’inchiesta del programma “Report” condotto su Rai Tre dalla giornalista Milena Gabanelli e alla notizia che il pm Raffaele Guariniello ha chiesto l’interessamento del Ministero della Salute e dell’Aifa a seguito di un esposto ricevuto dalla Procura di Torino da un dermatologo milanese sugli effetti collaterali del botulino.

“A parte alcune inesattezze dette nel corso della puntata da giornalisti e colleghi – dichiara la dott.ssa Caputo –  il problema è che in Italia questa disciplina non è riconosciuta ufficialmente: per evitare situazioni analoghe a quelle descritte nella trasmissione è fondamentale una regolamentazione rigorosa e specifica. A causa di negligenze ed errori di pochi incompetenti, spesso, la medicina estetica viene messa sotto accusa e screditata senza considerare che la gran parte dei professionisti opera nella legalità, secondo scienza e coscienza”.