L’area del contorno occhi è la prima a rendere il conto degli anni che passano: più sottile, meno irrorata di sebo, più facile a segnarsi.
Oggi più che mai, il volto è protagonista con le sue unicità e con le sue imperfezioni delle quali ci accorgiamo guardandoci allo specchio.
Biglietto da visita, elemento di relazione sociale, ci “mettiamo sempre di più la faccia” e gli occhi ne sono i protagonisti indiscussi: la regione orbitaria ha senza dubbio rubato la scena alle labbra. Per questa parte del viso, le pratiche non chirurgiche sono sempre più gettonate.
Tecnologia&Ricerca
Puntualizza il Dottor Dario Tartaglini, Direttore Sanitario di BETAR MEDICAL, Centro Specializzato in Medicina Estetica di Milano e punto di riferimento all’avanguardia che consente ai pazienti di raggiungere del miglior risultato.
“L’incremento di richieste al Medico Estetico, di piccoli-grandi ritocchi da parte di donne e uomini per uno sguardo fresco e riposato e che, contemporaneamente, garantisca risultati naturali alla zona perioculare sono in costante aumento, così come le metodiche.
Le domane dei pazienti hanno un comune denominatore: trattamenti non invasivi che agiscono in sinergia e risultati che non stravolgono l’aspetto.
L’obiettivo? Una correzione personalizzata e delicata. Il progresso della tecnologia, dei materiali e delle tecniche – prosegue il clinico – abbinate alla continua ricerca, permette lo sviluppo di nuovi trattamenti più performanti, sempre meno invasivi e contestualmente più efficaci e naturali.
L’imperativo? Rispettare le caratteristiche dell’individuo senza cambiarne l’aspetto del viso”.
Inestetismi più visibili
“L’area del contorno occhi – avverte l’esperto – è una zona particolarmente delicata che si distingue per alcune caratteristiche specifiche.
La pelle che circonda gli occhi appare più sottile, le fibre elastiche e di collagene che si trovano nella matrice del derma sono poche, mentre la circolazione linfatica e quella sanguigna appaiono rallentate.
Per questi requisiti, la pelle in questa zona è maggiormente soggetta ad un ristagno di liquidi interstiziali e a fenomeni di secchezza.
Tutto ciò provoca la formazione di rughe d’espressione, borse e occhiaie. Con il passare del tempo, complice l’invecchiamento cutaneo (già visibile a partire dai 30 anni) e le aggressioni degli agenti esterni, il contorno occhi subisce un progressivo assottigliamento: la microcircolazione sanguigna si riduce e il tessuto connettivo perde elasticità, rendendo lo sguardo spento e stanco, visibilmente segnato dalle rughe”.
Se il cammino verso l’età che avanza è inevitabile, i segni del tempo non lo sono. Le donne, ma anche gli uomini, hanno a disposizione tanti strumenti e metodiche a cui ricorrere.
I trattamenti ad “hoc” che migliorano la zona orbitaria
Foxy eye o “occhio da volpe
Uno delle metodiche più richieste è il Foxy eye o “occhio da volpe”, che dona allo sguardo un aspetto ammaliante più seducente e profondo.
“Si utilizzano – approfondisce Tartaglini – fili estetici, composti di materiale biocompatibile, che vengono inseriti per ottenere un effetto lifting immediato.
I fili di trazione e ancoraggio tirano la pelle laterale del sopracciglio verso l’alto e mettono in tensione la parte laterale dell’occhio, producendo quell’effetto allungato nella zona temporale utile ad ottenere il cosiddetto occhio da volpe”.
Caduta delle palpebre
Per questo inestetismo, la soluzione è la blefaroplastica. Con il tempo la palpebra superiore si appesantisce e la pelle perde tono: questo, oltre ad essere un problema estetico, può andare anche ad intaccare la vista.
La blefaroplastica laser, sostituendo l’utilizzo del bisturi, propone un intervento più veloce e tempi di recupero più rapidi.
Zampe di gallina: botulino e acido ialuronico
Osserva Dario Tartaglini: “La tossina botulinica – un must per gli occhi – è perfetta per distendere le rughette perioculari e alzare leggermente le sopracciglia (sia l’angolo esterno sia la parte centrale). A differenza di quanto si pensa, con questa proteina è possibile garantire un risultato naturale dosando sapientemente tecnica e diluizione, senza rischiare di perdere l’espressività del volto.
Attraverso un dosaggio specifico, il botulino è iniettabile anche nelle fasce d’età più giovani con un effetto più moderato: rilassare la muscolatura e prevenire la comparsa di rughe.
Le micro iniezioni di acido ialuronico, invece, contribuiscono a “riempire” le rughe e ripristinare i volumi persi causa l’invecchiamento. In caso di occhiaia infossata si possono eseguire infiltrazioni nella piega naso-lacrimale con un filler specifico”.
Il botulino è anche ottimo per il sollevamento della coda del sopracciglio. Generalmente questa sostanza impiega dai due ai cinque giorni ad agire: l’effetto della procedura è già visibile dopo una settimana, anche se la massima efficacia si può notare dopo dieci o quindici giorni. Il trattamento è indolore, ma può causare un leggero rossore, che scompare nel giro di un’ora.
Biostimolazione
Commenta il medico: “La Biostimolazione è un trattamento particolarmente utile per rigenerare il contorno occhi. Consiste infatti in una serie di iniezioni a base di vitamine, amminoacidi e acido ialuronico per ripristinare il tono della pelle e renderla più elastica.
Questa tecnica agisce direttamente sui fibroblasti, migliorando il processo di sintesi del collagene e dell’elastina, due sostanze essenziali per una pelle turgida e priva di rughe.
Filler contro le occhiaie
Fino a poco tempo fa la chirurgia era l’unica soluzione per cancellare le occhiaie (aloni sotto gli occhi). Ora ci sono soluzioni micro invasive ed efficaci, come il filler di acido ialuronico non crosslinkato e peptidi biomimetici.
“Questo filler – spiega Tartaglini – rende la procedura molto ben assorbibile e metabolizzabile dai tessuti, in modo estremamente graduale e controllato per un periodo minimo di 14 giorni, garantendo così il rilascio lento dei principi attivi. L’effetto è immediato (anche se si stabilizza dopo qualche giorno) e dura da 6 a 12 mesi, dopodiché il trattamento va ripetuto. Va comunque precisato che non tutti i casi sono candidati a questa metodica”.
Ossigeno-ozono-terapia
“Questa metodica – sottolinea il clinico – rassoda il tessuto perioculare, ha un effetto antiinfiammatorio, agisce sull’adiposità riducendo quella localizzata a livello delle borse.
Carbossiterapia
“La tecnica – osserva Tartaglini – permette di avere un effetto anti-aging ottenendo una pelle più luminosa, liscia e tonica, consentendo di trattare anche gli accumuli adiposi delle borse con un effetto migliorativo delle occhiaie grazie ad un aumento della circolazione arteriosa, venosa e linfatica, migliorando l’aspetto della palpebra superiore ed inferiore”.
Trattamenti con macchinari
Laser, Radiofrequenza, Ultrasuoni sono tecnologie che stimolano la produzione di collagene per rassodare la pelle, mentre la Luce pulsata è utile per ridurre discromie e migliorare la texture della zona perioculare.
In particolare la Radiofrequenza consente di trattare, con il calore, la parte interessata, stimolando la produzione di fibroblasti e quindi del collagene, rendendo più tonico il contorno occhi.
Va ricordato che queste metodiche vanno sempre eseguite con le dovute precauzioni.
Dottor Dario Tartaglini, quali sono le sue conclusioni in merito al tema occhi&dintorni?
“Gli occhi, trattati in base alle singole esigenze e con le procedure indicate, comunicano vitalità, equilibrio e giovinezza, diventando il punto focale di un viso attraente. Per questo, valorizzarli è una priorità per chi desidera un aspetto fresco e radioso. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un esperto che spieghi la procedura scelta in modo comprensibile e in cui si riponga fiducia.
Molto spesso è l’unione calibrata tra le varie metodiche che restituisce i risultati più duraturi.
Infine è importante ricordare che è bene diffidare da soluzioni low cost e assicurarsi sempre di rivolgersi a centri specializzati che utilizzino prodotti autorizzati dal Ministero della Salute”.
Info: Dottor Dario Tartaglini – Direttore Sanitario BETAR MEDICAL – Studio Polispecialistico di Medicina e Chirurgia – Via Melzi D’Eril, 26 – 20154 MILANO – Tel. 02/36684785/6 info@betarmedical.it – www.betarmedical.it