Monini è partner del Festival dei Due Mondi di Spoleto, giunto alla sua 65a edizione. 

In particolare, a Spoleto si celebra l’incontro tra tradizioni anglosassone e africana con “Le Sacre du printemps /common ground[s]”, spettacolo in due parti sostenuto da Monini.
Uno show inedito e potente che celebra la creatività femminile.

Un inedito connubio danzante tra il cuore razionale dell’Europa e l’Africa, reso possibile da quell’attitudine all’incontro propria dello spirito femminile: scambio, contaminazione, dialogo sono gli elementi chiave di “Le Sacre du printemps /common ground[s]”, programma in due parti che segna la prima collaborazione tra la leggendaria Pina Bausch Foundation (Germania), l’École des Sables (Senegal) – centro di riferimento per l’arte della danza in Africa -, e il londinese Sadler’s Wells (UK) – uno dei teatri di danza più rinomati al mondo.

Il balletto, tra gli eventi più attesi del 65° Festival dei Due Mondi di Spoleto (24 giugno – 10 luglio), calcherà le scene del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti venerdì 24 giugno (ore 21,30), sabato 25 giugno (ore 20,30), domenica 26 giugno (ore 16) e lunedì 27 giugno (ore 20,30).

Quattro date per uno spettacolo dal sapore audace e originale, carico di significati e “prime volte”, che Monini, da sempre partner della kermesse spoletina, ha scelto di sostenere, confermando la sua storica passione per la danza.

Le Sacre du printemps di Pina Bausch, opera pionieristica di una delle coreografe più influenti del nostro tempo, viene infatti interpretata per la prima volta da una compagnia di ballerini africani.

Common ground[s] è invece un lavoro inedito, ideato, interpretato e ispirato alla vita di due leggende del palcoscenico: Germaine Acogny, nota come la madre della danza africana contemporanea e fondatrice dell’École des Sables, e Malou Airaudo, icona del Tanztheater Wuppertal e interprete principale in molti dei primi lavori di Pina Bausch.

Due donne straordinarie, che per la prima volta si incontrano sul palcoscenico, esplorando le proprie storie ed esperienze parallele. 

Sono stati proprio i concetti di incontro e positiva contaminazione – spiega Maria Flora Monini, alla guida dell’azienda insieme al fratello Zefferino – ad affascinarci. Abbiamo scelto di sostenere questo spettacolo per la sua indubbia portata artistica, ma anche per i valori che trasmette, nei quali ci rispecchiamo pienamente.
Come donna e imprenditrice sono inoltre orgogliosa di poter offrire il mio contributo nel promuovere l’opera di professioniste che con il loro talento stanno riscrivendo la storia della danza”.

Talento che, come da tradizione, Monini celebrerà anche a Casa Menotti con il Premio “Una Finestra sui Due Mondi”, ideato e promosso nel 2010 dalla famiglia in omaggio al gesto iconico del Maestro che era solito affacciarsi insieme ai suoi illustri ospiti per salutare il pubblico del Festival.
Appuntamento l’8 luglio per scoprire chi, tra i grandi artisti di fama internazionale e tra le giovani promesse, si sporgerà da quella finestra.