Dopo 3 anni di pandemia e da quanto accade in questi giorni in Cina, è stupefacente che si susseguano dichiarazioni sempre “identiche” da parte di politici, esperti incentrate sul concetto quasi “dogmatico” della convivenza con il Sars CoV2, che inevitabilmente ci porta a continue ondate di infezioni con centinaia di decessi al giorno.

Certamente nulla di paragonabile a quanto è accaduto nel 2020 e nel 2021, con migliaia di morti al giorno, ma è giunto il momento di un salto di “qualità”  nella lotta al patogeno.

In nessuna conferenza stampa o durante le interviste sulla carta stampata o in televisione, nessuno operatore della comunicazione ponga delle domande per conoscere se vi sia un’ implementazione dei farmaci e vaccini per rendere quasi innocuo il patogeno.

Prima questione.
Quali siano i piani di finanziamento per la ricerca di vaccini anticovid universali e sterilizzanti (che proteggano da ogni genere di variante e dall’infezione), e dei farmaci antivirali ad ampio spettro per curare chi sia infetto da Sars CoV2 e da qualunque altro coronavirus presente e futuro.

Seconda.
Quali siano i risultati ottenuti finora, quali tempistiche sono previste e prevedibili per ottenere i vaccini universali e gli antivirali. Se sussistono lungaggini burocratiche che ne impediscono o allungano i tempi delle autorizzazioni.

Terza.
Quali siano i piani dei vari Stati per la depurazione e la ventilazione dei luoghi al chiuso.
Ecco semplici questioni di cui non si ha nessun sentore, che sono i capisaldi per la “convivenza” con il covid e con future pandemie.
Domande facili, facili.

Risposte che la storia della medicina ci ha fornito nel corso dei secoli passati, allorché le malattie infettive erano uno delle maggiori cause di morte, dei decessi infantili, della bassa qualità della vita, e del basso livello dell’ aspettativa di vita. Malattie infettive ridotte di patogenicità o di diffusione grazie a vaccini e antibiotici (nel caso di batteri patogeni), oltre l’ igienizzazione dell’acqua e degli ambienti abitativi, che hanno salvato milioni di vite umane.

Uno vero e proprio progresso del genere umano che ci ha condotto nella modernità di cui abbiamo goduto fino al 2019.

Oggi siamo ricaduti nel buio dell’ inizio derl XX secolo.

Dopo quasi 36 mesi, urgono queste domande e ancor di più, chiare, esaustive risposte.

Massimo Puricelli
Castellanza (VA)