Fino al 1 luglio prossimo, nel bel Palazzo Roncale del centro di Rovigo, è possibile ammirare il meglio dei circa 500 reperti della Collezione Egizia dell’Accademia dei Concordi. Il top della intera esposizione due mummie, Meryt e Baby che saranno restaurate “in diretta” da Cinzia Oliva, tra i massimi esperti in Italia del settore
Il pubblico sarà catturato dalla storia, dai misteri e dalle leggende dell’Antico Egitto. Il motivo è la mostra “Egitto ritrovato. La collezione Valsè Pantellini” promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con l’Accademia dei Concordi e il Comune di Rovigo.
L’esposizione è coordinata dalla prof.ssa Paola Zanovello, dell’Università degli Studi di Padova e dal prof. Emanuele Ciampini, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia con la preziosa collaborazione del gruppo di ricerca Egitto Veneto.
Una occasione speciale per tutti, e non solo per gli appassionati di egittologia, per scoprire le meraviglie della Collezione Egizia. Una vasta raccolta di 500 e passa pezzi che da circa 140 anni sono conservati nei caveau dell’Accademia dei Concordi e che vengono presentati al pubblico per la prima volta.
Una collezione importante, in termini numerici la più consistente del Veneto.
Al secondo piano di Palazzo Roncale, nelle tre sale dedicate, se ne possono ammirare i pezzi più significativi e importanti.
Numerose statuine in legno o pietra e amuleti per allontanare il male. Piccole statue del corredo funebre custodite nel cofanetto ligneo a forma di sarcofago per ushabti, appartenuto al principe Iahmes Sapair, figlio di un faraone. Stele decorate, una serie di bronzetti votivi di divinità.
Una maschera funeraria di faraone in legno dipinto e tavolette con caratteri geroglifici.
Una porzione di pilastro di falsa porta in calcare bianco, con figure a bassorilievo.
Infine una statua lignea che raffigura Anubi in forma di sciacallo seduto e reperti di carattere antropologico di uso domestico. Oggetti in grado di evocare misteri e poteri magici.
L’arco temporale abbraccia un periodo che va dal Protodinastico/Epoca Tinta all’Età Tolemaico/Romana.
Tutto il prezioso materiale comprese le due mummie è giunto a Rovigo da Alessandria D’Egitto grazie al rodigino Giuseppe Valsè Pantellini che ha inviato cinque enormi casse di materiale, tra il 1878 e il 1879.
Valsè Pantellini, esiliato per aver partecipato ai moti d’insurrezione del Polesine nel 1848, trova rifugio al Cairo. Non si perde d’animo. Gestisce e poi sarà il proprietario del Grand Hotel che ha ospitato, grazie alla posizione strategica, importanti egittologi durante i loro viaggi. Queste frequentazioni e la grande competenza che aveva acquisito in materia gli permisero di dare corso alla richiesta, datata 1877, dell’allora Presidente dell’Accademia dei Concordi, Lorenzoni, che chiese al concittadino Valsè Pantellini l’invio di materiale per la realizzazione di un museo egizio a Rovigo. Oltre ai reperti arrivarono a Rovigo due mummie, una donna adulta Meryt ed Baby una bambina o un bambino, chissà. Ancora non si conosce il sesso.
Sono loro i protagonisti assoluti della mostra, gli ospiti tanto attesi che stanno rubando la scena. In particolare la mostra cerca di ricreare il contesto dell’Antico Egitto nel quale le due mummie sono vissute. Far capire il significato della civiltà egizia che ha saputo affrontare con serenità il rapporto tra la vita e la morte, mantenendo vivo il legame tra terra e cielo.
Ma ancora di più consentirà un intervento delicato per il restauro di Meryt e Baby. Inoltre il pubblico potrà assistere al restauro “dal vivo”. Infatti all’inizio di giugno (dal 6 al 9, dalle 9 –13 e dalle 14.30 – 19) la restauratrice Cinzia Oliva lavorerà alla presenza del pubblico che potrà assistere attraverso una vetrata.
Una stanza di Palazzo Roncale è stata appositamente allestita a laboratorio per permettere il lavoro di restauro alla restauratrice Cinzia Oliva, massima esperta in Italia, attiva presso il Museo Egizio di Torino, che si prenderà cura di Meryt e Baby. Risponderà direttamente a qualsiasi domanda o curiosità dei visitatori. Cinzia Oliva ha già prestato interventi di restauro su altre 25 mummie.
Medici e ricercatori dell’Istituto di Anatomia Umana dell’Università di Padova sottoporranno le mummie a indagini scientifiche e ad esami diagnostici come la datazione col metodo del carbonio C14, la tomografia computerizzata (Tac), la scansione con laser scanner 3D. Saranno pure analizzati i tessuti delle bende che avvolgono i corpi.
Dai dati che emergeranno si cercherà di conoscere l’età ed il sesso di Baby che è arrivato adagiato sul corpo di Meryt e per la prima volta separato per permettere lo studio ed il restauro.
Nel frattempo, in attesa della ricostruzione delle vere sembianze di Meryt e Baby, Sara Michieli, grafica ed illustratrice pordenonese di origine ma rodigina di adozione, disegnerà loro un volto di “amicizia”.
Nella interpretazione di Sara, Meryt è una giovane ragazza che tiene per mano un simpatico Baby.
La tradizione, che presto verrà svelata, racconta che le due mummie siano una mamma con il suo bambino.
Meryt e Baby, con le loro sembianze di fantasia, saranno protagoniste di una decina di tavole che racconteranno il loro viaggio per arrivare all’Accademia dei Concordi di Rovigo. Le tavole sono esposte a Palazzo Roncale come benvenuto a chi visiterà la mostra.
Conoscere da vicino due mummie è un privilegio ed una esperienza davvero unica per la città di Rovigo da vivere assolutamente.
La mostra a Rovigo ricostruisce il viaggio delle mummie dalla terra lontana del Nilo, ricca di fascino, alla terra di approdo del Po, altrettanto affascinante.
Il Delta del Po è un territorio ancora incontaminato e straordinario. Rappresenta un altrove e un viaggio fuori dal tempo. Aspetta solo di essere visitato, magari dopo l’ingresso alla mostra egittologia a Palazzo Roncale.
Rovigo Convention & Visitors Bureau, in occasione dell’evento Egitto Ritrovato, promuove IDEEweekend per scoprire il patrimonio artistico culturale, paesaggistico e gastronomico presente nella città di Rovigo e nel Delta del Po.
Rovigo piccola destinazione turistica che regala piacevoli soggiorni (per informazioni: www.rovigoconventionbureau.com).
Uno sguardo sulla mostra. Dove: Palazzo Roncale; quando: fino all’1 luglio 2018. Orari: Aperta 7 giorni su 7. Feriali 9.00-19.00 Sabato e festivi 9.00-20.00. Ingresso libero.
Per visite guidate – Informazioni e prenotazioni: Telefono 0425 460093 – Call center attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.30; sabato dalle 9.30 alle 13.30. Sito web: collezioneegizia.palazzoroverella.com
Testo e foto di Dorina Cocca