Pasqua Vini attenta alle nuove tendenze e al pensiero dei Millennial e della Gen Z. Il vino va oltre il semplice bere se messo in sintonia con l’arte e con il sapere.

Pasqua Vini, azienda vitivinicola d’eccellenza, negli ultimi tempi ha puntato molto sullo sviluppo di progetti mirati alla “premiumizzazione” del brand soprattutto per quanto riguarda gli aspetti legati all’innovazione, inteso come lo stare al passo con i tempi, del prodotto vinicolo.
Gli stili di consumo cambiano nel tempo ma se ci si ferma ai soli freddi numeri si ha una visione solo parziale di tutto quello che cambia nei gusti e nelle scelte delle persone.

Proprio per capire meglio e fronteggiare il cambiamento Pasqua Vini ha commissionato uno studio ad hoc.

Lo studio, realizzato dalla società Toluna, realizzato ascoltando le opinioni di 2400 partecipanti, nati fra il 1980 e il 200 in Italia, regno Unito e Stati Uniti punta a capire come le generazioni più moderne vivono l’esperienza vino nel suo complesso.

Nell’esperienza vino l’aspetto di convivialità e coinvolgimento emotivo è visto in maniera simile in tutte e tre le regioni del mondo esaminate sia da Millennial che dalla Gen Z.

In maniera diversa I millennial trovano nel bere vino anche una sorta di gratificazione personale, i secondi lo vedono come un modo di aprirsi agli altri e di sentirsi più spensierati. In questa situazione, il vino rosso resta il preferito da entrambe le generazioni.

Fra gli intervistati italiani, come comprensibile visto l’elevata qualità dei vini, si preferiscono le etichette nazionali, ma senza disdegnare le novità che il mercato vinicolo propone.

Nel resto del mondo si preferisce andare sul sicuro scegliendo etichette in qualche modo già note ma con una tendenza, soprattutto da parte dei Millennial, di scoprire i vini fuori dalla nazione.

Stili di vita e interessi guidano le scelte dell’esperienza Vinicola. Pasqua Vini vuole intercettarli

Con una sempre maggior attenzione verso i temi sensibili dell’ambiente e del sociale molte persone indirizzano le proprie scelte anche in virtù dei comportamenti delle aziende verso questi due argomenti. Il tutto passa da un buon packaging al benessere dei dipendenti e della comunità, fino all’innovazione e al dialogo fra le parti.

La cena o il pranzo fuori si conferma come una delle attività preferite sia dai Millennial che dalla Gen Z. E quando si tratta di pasti fuori casa il vino è una di quelle cose che gli intervistati cercano e approfondiscono di più.

Interessante inoltre il diverso approccio che hanno le generazioni del presente e del futuro sulla combinazione vino e arte. I due campi, a prima vista diametralmente opposti, secondo gli intervistati condividono valori simili come la creatività, alla qualità e la capacità di innovazione.

Proprio in virtù di questi risultati Pasqua Vini ha confermato e rinnovato la sua collaborazione con lo studio d’arte multidisciplinare Fuse* per i progetti futuri.

L’arte e il vino uniti dalla creatività e dalla visione d’insieme

Grazie a questa unione, Pasqua Vini ha commissionato a FUSE* la realizzazione dell’installazione al prossimo Vinitaly. Quella dell’arte, come l’esperienza vino è un ‘esperienza che porta alla ricerca di emozioni, sensazioni e una visione libera e senza pregiudizi del momento. 

Se c’è una cosa che stimola le riflessioni, la magia e le sensazioni dell’uomo questa è la Luna. Proprio il satellite che tanto ha fatto sognare l’umanità sarà al centro dell’installazione al Vinitaly, “Luna Somnium” il titolo. 

Tutto prende ispirazione da Keplero che, 400 anni fa, per primo scrisse di fantascienza (sì, allora era veramente fantascienza). La luna è un posto dal quale la terra si può vedere da un altro punto di vista e questo può portare a cambiare la percezione stessa del mondo ormai troppo ancorato a pregiudizi. Proprio per questo quest’opera riprogettata da Fuse* per lo spazio Veronese si adatta perfettamente alla visione del cambiamento di Pasqua Vini, alla sperimentazione libertà e alla ricerca continua di qualcosa di nuovo.