Torna in scena Pinocchio, il grande musical italiano di Saverio Marconi e Pierluigi Ronchetti con le musiche dei Pooh. Il personaggio di Pinocchio, conosciuto in tutto il mondo, è stato  rappresentato in centinaia di forme artistiche, dalla letteratura ai film, dalla musica ai videogiochi, fino a dare il nome a un asteroide (Pinocchio 12927)  e non poteva mancare in occasione dell’EXPO 2015, per arricchire l’esperienza di visitatori italiani e stranieri con uno spettacolo che sintetizza la cultura, la creatività e l’identità italiana.
Il burattino costruito dal legno di un pino torna così sul palcoscenico del Teatro della Luna, che ha visto debuttare nel 2003 la versione musical di una delle storie italiane più conosciute all’estero e tradotte in centinaia di lingue: negli anni, Pinocchio ha effettuato 4 tour italiani – con 430 recite – e 2 internazionali: in Corea del Sud nel 2009 e a New York nel 2010, per oltre 465.000 spettatori.
Pinocchio è uno spettacolo adatto a tutta la famiglia: un musical che diverte e commuove, sorprende con grandiosi effetti speciali, sotto la sapiente regia di Saverio Marconi. Le emozioni accompagnano tutto lo spettacolo: dal suggestivo numero di apertura, quando, nel corso di un temporale, un fulmine abbatte un albero in scena, alla sorprendente nascita del burattino; dalla poesia del teatrino di Mangiafuoco alle gag di Gatto e Volpe; dalla magia di Turchina che moltiplica Pinocchio nella scena degli specchi al ritmo esplosivo del Paese dei Balocchi e poi, ancora, il circo e una memorabile scena in fondo al mare, fino al toccante finale.
Scene ed effetti speciali sorprendenti, spettacolari cambi scena, canzoni emozionanti, coloratissimi costumi e un grande cast danno vita a oltre due ore di spettacolo dal ritmo travolgente.

Teatro della Luna – Dall’1 settembre al 25 ottobre 2015
Compagnia della Rancia presenta
PINOCCHIO il grande musical
musiche Dodi Battaglia, Red Canzian e Roby Facchinetti
liriche Stefano D’Orazio e Valerio Negrini
testo Pierluigi Ronchetti e Saverio Marconi
regia Saverio Marconi