Dal 25 al 27 maggio, a Pistoia, si terrà la nona edizione di Pistoia – Dialoghi sull’uomo, il festival di antropologia del contemporaneo ideato e diretto da Giulia Cogoli e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dal Comune di Pistoia.

Il tema dell’edizione 2018 è Rompere le regole: creatività e cambiamento: su di esso verteranno i 26 incontri con antropologi, filosofi, storici, scrittori e pensatori italiani e internazionali, che rifletteranno su cosa abbia fatto evolvere la civiltà umana, quale sia il motore che spinge costantemente l’essere umano al cambiamento e quanto sia importante rompere le regole per rinnovarsi. La creolitudine, il meticciato, gli incroci e le ibridazioni culturali sono stati da sempre occasione di forte impulso creativo: in un momento storico caratterizzato da imponenti flussi migratori e da una globalizzazione pervasiva, l’antropologia può offrire una diversa angolatura dalla quale riflettere su cosa sia oggi la creatività e quali siano le sue leve, per sopravvivere o semplicemente per vivere meglio.
Il festival intende offrire un nuovo modo di fare approfondimento culturale, con contenuti inediti e nuovi sguardi sulle società umane. I dialoghi sono quelli tra i relatori, quelli con il pubblico e quelli tra le diverse discipline, perché dialogare è fondamentale per meglio capire, conoscere e confrontarsi.
Negli anni, al festival si sono affiancate varie ed importanti iniziative di produzione e documentazione culturale: una collana di volumi editi da UTET, un vasto archivio di registrazioni audio e video (che sul canale Youtube dei Dialoghi ha raggiunto il mezzo milione di visualizzazioni), un progetto di divulgazione antropologica per le scuole che ha visto la partecipazione di circa 20.000 giovani, e una serie di mostre con grandi firme della fotografia che ogni anno completano il percorso del festival.
Torna, con la seconda edizione, anche il Premio Internazionale Dialoghi sull’uomo, che viene conferito ad una figura del mondo culturale, che, con il proprio pensiero e la propria opera, abbia testimoniato la centralità del dialogo per lo sviluppo delle relazioni umane. Quest’anno il vincitore del premio è lo scrittore africano Wole Soyinka, Premio Nobel per la Letteratura 1986. Soyinka, che, nell’intera sua opera, ha spiegato come la vitalità e la spiritualità africane potrebbero aiutarci ad affrontare un presente sempre più difficile, è la guida perfetta per accompagnarci verso un incontro che deve avvenire, per la salvezza della nostra specie e per fronteggiare il flusso migratorio a cui assistiamo oggi. Sabato 26 maggio, in piazza del Duomo, Wole Soyinka dialogherà con l’antropologo Marco Aime, indicando come recuperare valori forti attraverso il riconoscimento reciproco: conoscersi e dialogare, infatti, è necessario, occorre abbandonare vecchi pregiudizi e guardarsi negli occhi.
La nuova App del festival, scaricabile gratuitamente da Playstore e Appstore, rende immediatamente disponibili informazioni logistiche su incontri, relatori e biglietti, permette di creare una propria lista di eventi da seguire e consente di essere aggiornati in tempo reale su eventuali cambiamenti del programma o altre importanti news sul festival.
Info, programma completo degli incontri e degli spettacoli: www.dialoghisulluomo.it

Giovanni Scotti