La ricerca del Diversity Brand Index premia il Gruppo FS per il suo progetto di accessibilità dei servizi in vendita e assistenza per le persone sorde, avviato nel 2024 con Trenitalia

In un momento in cui sull’altra sponda dell’Atlantico si susseguono gli ordini esecutivi per smantellare qualsiasi forma di supporto al DEI (Diversity, Equity, Inclusion), è rassicurante vedere che in Italia esiste ancora il rispetto delle minoranze.

Il Diversity Brand Index, unica ricerca italiana volta a misurare la capacità delle marche di sviluppare con efficacia, a livello B2C, una cultura orientata alla DEIA (Diversity, Equity, Inclusion & Accessibility), seleziona i 10 brand più inclusivi in Italia, e tra questi, per il secondo anno consecutivo, figura il Gruppo FS.

Le dieci iniziative, valutate dal Comitato Scientifico e dal Security Check Committee e selezionate per la loro capacità di lavorare concretamente sulla DEIA, impattando anche sulla percezione di consumatrici e consumatori, sono state oggetto di una presentazione giovedì 20 febbraio, a Milano, durante l’ottava edizione del “Diversity Brand Summit – Iniziative che cambiano il mondo”.

Il progetto vincente del Gruppo FS

Il riconoscimento per il Gruppo FS è giunto grazie al progetto di accessibilità dei servizi in vendita e assistenza per le persone sorde, l’iniziativa sperimentale, gratuita, di video-interpretariato in lingua dei segni italiana (LIS), avviata nel 2024 con Trenitalia.

Gian Luca Orefice, Chief Human Resources Officer del Gruppo FS Italiane, ha dichiarato Il Gruppo FS continua ad agire per costruire una infrastruttura sociale ampia, inclusiva, vicina alle persone. Questo progetto rappresenta un ulteriore passo in avanti nel nostro percorso verso servizi sempre più accessibili.

Il video-interpretariato in lingua dei segni italiana è una soluzione che integra innovazione, inclusione e performance, che ci permette di migliorare l’accessibilità per le persone sorde e per tutti coloro che utilizzano la LIS. Crediamo che la DE&I sia una competenza professionale di ruolo che deve accompagnare il nostro business nella creazione di servizi sempre più vicini alle esigenze diversificate e plurali dei nostri clienti”.

L’articolazione del progetto

Il progetto, nato con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di viaggio e semplificare la comunicazione della clientela sorda segnante, una comunità composta nella sua totalità da circa 40.000 persone e diffusa su tutto il territorio nazionale, è disponibile nelle principali stazioni d’Italia – Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Genova Piazza Principe, Milano Centrale, Napoli Centrale e Roma Termini – e vedrà un ulteriore ampliamento nel corso del 2025 su scala nazionale, a cominciare dalle biglietterie dell’Alta Velocità.

Grazie a questa iniziativa, le persone sorde segnanti possono attivare, in circa 30 secondi, un servizio di video-interpretariato LIS, che consente loro di comunicare senza difficoltà con il personale di Trenitalia per richieste di assistenza, informazioni sui servizi e ulteriori eventuali necessità legate al viaggio.

Il progetto, nel suo primo anno di sperimentazione, ha ottenuto un alto tasso di gradimento: il 100% dei clienti sordi che hanno utilizzato il servizio ha espresso una soddisfazione elevata, un risultato ottenuto grazie ai ridotti tempi di attesa e agli elevati standard di qualità offerti.

Formazione anche per il personale di Trenitalia FS

Inoltre, per garantire un utilizzo efficace del servizio e standard di accessibilità elevati, il personale di Trenitalia, circa 450 persone provenienti dai business Alta Velocità, Intercity e Regionale, è stato formato per rispondere alle esigenze specifiche dei clienti sordi.

Il progetto di accessibilità dei servizi di vendita e assistenza per le persone sorde si inserisce in un piano più ampio del Gruppo FS, volto a rendere i propri servizi più inclusivi e rispondenti alle esigenze di una clientela diversificata, rendendo sempre più concreto il proprio impegno nei confronti di tutte le persone, dentro e fuori l’azienda.

Ugo Dell’Arciprete