Nella nona giornata di campionato sorpresa al Franchi di Firenze: la capolista Fiorentina incassa la seconda sconfitta di fila ad opera della Roma e perde il primato.

Gli uomini di Garcia sanno aspettare e colpiscono la Viola in contropiede con l’ex Salah e Gervinho portandosi in testa alla classifica. A nulla vale la rete della bandiera di Babacar a tempo scaduto. Per il resto tutto secondo copione.

Non si registrano, infatti, sorprese eclatanti: l’Inter porta via un punto prezioso a Palermo, il Milan regola il Sassuolo di misura e la Juve ha la meglio sull’Atalanta. Ma andiamo con ordine: nell’anticipo del sabato sera gli uomini di Mancini impattano con il Palermo confermando un momento non certo brillante. I nerazzurri, infatti, non vincono da cinque giornate, con tre punti nelle ultimi tre turni.

Una mini crisi annunciata, anche se il tecnico iesino tende a minimizzare adducendo la crisi di risultati agli infortunati e alle circostanze fortuite. Nonostante ciò, comunque, i nerazzurri sono terzi con 18 punti. Succede tutto nel secondo tempo: a Perisic risponde Gilardino, con l’Inter che gioca in inferiorità numerica gli ultimi dieci minuti per l’espulsione di Murillo.

Solo due conclusioni pericolose nel secondo tempo per gli uomini di Mancini, mentre il Palermo non riesce ad approfittare della superiorità numerica. Rosanero che salgono a quota undici, a un punto dalla Juventus. Che si riscatta dalla crisi di risultati ottenendo la sua terza vittoria in campionato battendo l’Atalanta per due a zero. Gli uomini di Allegri, oltre a muovere la classifica, sono al terzo risultato utile consecutivo con due vittorie casalinghe e un pareggio esterno. Sugli scudi Dybala che segna e fornisce un assist a Mandzukic per il due a zero finale.

Ma è l’intera prestazione dell’argentino ad essere convicente: almeno cinque occasioni da rete non concretizzate di un soffio. A quindici minuti dal termine bergamaschi in dieci per l’espulsione di Toloi e dopo cinque minuti rigore per i bianconeri: Pogba si fa ipnotizzare da Sportiello. Atalanta inesistente, mentre i bianconeri salgono a quota dodici in classifica. Il Milan, dopo due sconfitte e un pareggio, si riscatta sul filo di lana battendo il Sassuolo e salvando la panchina di Mihajlovic.

Milan in vantaggio con Bacca su rigore, pareggio su punizione di Berardi e a quattro minuti dal termine Luiz Adriano decide l’incontro. Gli emiliani giocano per più di un’ora in dieci uomini per l’espulsione di Consigli. Sugli scudi Cerci che con le sue accelerazioni ha messo in ambasce la difesa emiliana ma il tecnico serbo avrà ancora molto da lavorare. Gli uomini di Di Francesco, infatti, in parità numerica non avevano affatto sfigurato, ma l’espulsione di Consigli ha costretto il tecnico del Sassuolo a togliere Floro Flores, la punta più pericolosa dei suoi.

Rossoneri che salgono a quota tredici, mentre gli emiliani restano a quindici punti. Nel posticipo serale delle 18 larga vittoria della Lazio su un Torino brutto e timoroso: Lulic e Felipe Anderson confezionano il successo che proietta i biancocelesti al quarto posto a quota 18. I granata, alla seconda sconfitta esterna consecutiva, restano a quota 14 all’ottavo posto.

Per gli uomini di Ventura un punto in tre partite e la vittoria che manca da quattro turni. Al Bentegodi di Verona vittoria del Napoli che si conferma una delle squadre più in forma del campionato con una sola sconfitta subita in nove partite. I partenopei, alla seconda vittoria consecutiva, si portano al quinto posto, a pari punti con Inter e Lazio.

Dopo i primi venti minuti in cui il Chievo si rende pericoloso con alcune incursioni pericolose, gli uomini di Sarri prendono in mano il match colpendo due pali con Higuain nel primo tempo e portandosi in vantaggio nella ripresa proprio con l’argentino con un sinistro perfetto su cross di Ghoulam. Il Napoli potrebbe arrotondare con il “Pipita” e Callejon ma è bravo nell’occasione il portiere clivense a sventare la minaccia.

E negli ultimi dieci minuti i gialloblu recriminano per due rigori dubbi negati che l’arbitro non concede scatenando l’ira del tecnico Maran che viene espulso. I veronesi con questa sconfitta vengono agganciati dalla Juventus a quota 12. Nelle altre sfide successo rotondo della Samp in casa con il Verona per quattro a uno, vittoria dell’Empoli sul Genoa per due a zero e successi di Udinese e Bologna contro Frosinone e Carpi.

Boccata d’ossigeno per i felsinei che lasciano l’ultimo posto occupato da Verona e Carpi appaiati a quota 5.

Stefano Sconti