Bene il Milan e le torinesi, male l’Inter, le romane e le genovesi.

Sono stati questi i verdetti della quattordicesima giornata di campionato che ha visto gli uomini di Mancini perdere il primato nel big match contro il Napoli. Doppietta di Higuain al San Paolo che raggiunge quota dodici in vetta alla classifica dei cannonieri, con i nerazzurri in dieci per un tempo per l’espulsione di Nagatomo.

L’Inter coglie due pali nel finale e i partenopei possono festeggiare il primato solitario in classifica a quota trentuno, frutto del diciottesimo risultato utile consecutivo.

Successo convincente, invece, per i cugini rossoneri che passeggiano sulle rovine di una Sampdoria che non vince dal 25 ottobre e non fa punti dal 2 novembre. Prima doppietta in rossonero per il francese Niang, mentre le altre reti sono state di Bonaventura e Luiz Adriano. Gli uomini dell’ex tecnico doriano Mihajlovic balzano al quinto posto, mentre il neo tecnico blucerchiato Montella resta a bocca asciutta dopo due turni e ora sente il fiato sul collo del Bologna, terzultimo. Felsinei che incassano la prima sconfitta della gestione Donadoni all’Olimpico contro il Torino: di Belotti e Vives le reti del match. Granata all’ottavo posto, a soli tre punti dalla quinta posizione occupata dai cugini bianconeri.

Che hanno la meglio su un Palermo davvero dimesso e ottengono il quarto successo utile consecutivo, portandosi a tre punti dalla Roma. Che cade incredibilmente con l’Atalanta in casa, risentendo della debacle europea di mercoledì al Camp Nou contro il Barcellona. Giallorossi evanescenti con gli uomini di Reja che ne approfittano andando in gol con il “Papu” Gomez e Denis. Orobici che raggiungono proprio il Torino all’ottavo posto a quota ventuno, mentre i giallorossi restano quarti con ventisette punti.

Per gli uomini di Garcia prima sconfitta interna in campionato, dopo le due esterne con Sampdoria e Inter. Se la Roma piange, la Lazio non ride di certo, sconfitta di misura ad Empoli. I biancocelesti confermano il loro periodo nero con un punto conquistato in cinque partite e una vittoria che manca dal 25 ottobre.

Gli uomini di Pioli possono recriminare per i due gol annullati a Klose e per un paio di mani in area empolese non sanzionati dall’arbitro Fabbri. Al di là delle lamentele biancocelesti, a dire il vero, l’Empoli non ha rubato nulla e ha meritato i tre punti.

La classifica per i toscani si fa davvero interessante con diciotto punti in quattordici gare, a sole tre lunghezze dall’ottavo posto. Il Genoa di Gasperini, invece, incassa un’inattesa battuta d’arresto contro la matricola Carpi, al suo secondo successo in campionato che le consente di abbandonare l’ultimo posto.

Il Grifone cade dopo quattro successi consecutivi, ma la gara è stata condizionata dall’espulsione di Pavoletti che finisce la partita anzitempo per una gomitata rifilata a Romagnoli.

Di seguito si consuma la vendetta dell’ex Borriello che realizza il punto del pari, prima del gol di Zaccardo che consente agli emiliani di espugnare Marassi. I liguri restano a quota sedici in compagnia dei cugini di sventura doriani. Pari della Fiorentina al Mapei Stadium di Reggio Emilia con un Sassuolo sempre più rivelazione del campionato. Dopo i primi trenta minuti giocati a buon ritmo dagli uomini di Sousa, il Sassuolo prende il sopravvento e pareggia il gol viola di Borja Valero con Floccari. Seconda frazione con due occasioni per parte e divisione finale della posta. Gli emiliani, dopo aver fermato Juventus, Napoli e Lazio, bloccano anche la Fiorentina e agganciano il Milan al sesto posto.

Per i toscani secondo pareggio in due gare e occasione fallita per poter agganciare il Napoli in testa alla classifica. Il Frosinone vince lo spareggio con il Verona condannando i veneti all’ultimo posto in classifica.

Al tecnico scaligero Mandorlini la sconfitta costa la panchina: al suo posto è in arrivo Corini. Infine successo dei friuliani al Bentegodi contro il Chievo: gli uomini di Colantuono si portano a quota diciotto superando proprio i clivensi fermi a quota sedici.

Stefano Sconti