Valencia festeggia Joaquín Sorolla nel centesimo anniversario della scomparsa

Ci si domanda a volte se convenga o meno intraprendere un viaggio all’estero per visitare una mostra di quadri, se l’artista è Joaquín Sorolla verrebbe voglia di rispondere affermativamente, se poi la mostra si tiene a Valencia non ci sono più dubbi. Nella città spagnola sono state allestite vari esposizioni in occasione del  centesimo anniversario della morte del grande maestro. Nel 2023 si festeggia il maestro valenciano  Joaquín Sorolla, che nei suoi quadri, plasmò la luce del Mediterraneo in modo magistrale.

Una delle mostre più complete è quella allestita dalla  Fondazione Bancaja di Valencia in collaborazione con il Museo Sorolla e la Fondazione Museo Sorolla. L’esposizione dal titolo “‘Sorolla en negro’”, mostra per la prima volta a Valencia una nuova lettura dell’opera di Sorolla che focalizza l’attenzione sull’importanza del colore nero nei quadri dell’artista, riconosciuto per la sua espressione pittorica di luce e colore. La mostra si sofferma sull’importanza del colore nero presente nelle linee del pittore valenciano più famoso a livello internazionale.

L’evento curato da Carlos Reyero, dichiarato di Eccezionale Interesse Pubblico, rivela la presenza del nero, che può considerarsi come l’antitesi del colore, nella pittura di Sorolla che  invece ha utilizzato il colore per rappresentare lo splendore della natura, consente di capire e apprezzare l’artista in tutta la sua complessità. La mostra riunisce un centinaio di opere del maestro, alcune delle quali nel 2022 sono state esposte a Madrid  nel Museo Sorolla, presentandosi ora a Valencia in forma ampliata con quadri che vengono esposti per la prima volta al pubblico. Le opere provengono da una vasta gamma di istituzioni pubbliche e private, a cui si aggiungono opere della Fondazione Bancaja e venti collezioni private. Insieme alle tele, datate tra il 1887 e il 1920, sono esposte fotografie, appunti di colore, un album di stampe giapponesi e una tavolozza del pittore. L’uso del nero da parte di Sorolla deriva dalla tradizione pittorica spagnola, dalla sua conoscenza di Velázquez, El Greco o Goya, per diventare un elemento di espressività, suggerendo stati pieni di sentimento e reinterpretato come un colore che traduce la modernità del suo tempo e della sua sobria eleganza. I grigi sono considerati colori eleganti e cosmopoliti, tipici del buon gusto. Nelle figure femminili l’eleganza o la loro sensualità è percepita nell’abito nero; nei ritratti maschili l’abbigliamento scuro è simbolo di serietà, responsabilità e discrezione. La mostra, che si potrà visitare fino al 10 settembre, è suddivisa in quattro sezioni: “Armonia in nero e grigio”; “Nero simbolico”; “Superfici nere e scure”  e “Monocromie”.

Il percorso inizia con gli accordi cromatici del nero e del grigio nei ritratti che conferiscono alla sua pittura una personalità particolare  e prosegue con il simbolismo e il significato culturale del colore nero che permea il tempo e l’opera del pittore naturalista. Il percorso espositivo analizza il nuovo uso del nero, che si è concretizzato nell’Ottocento come creatore di contrasti radicali ed esaltatore degli altri colori. La mostra nasce da una ricerca che approfondisce non solo lo studio della pittura di Sorolla e il significato dei  toni scuri nella sua poetica, ma anche nella valutazione neri e grigi estetici e culturali nella pittura tra i secoli. Concludono il percorso espositivo i monocromi che implicano un singolare esercizio di virtuosismo tecnico. Sorolla in nero fa parte del programma ufficiale per la commemorazione di Joaquín Sorolla,  con questa mostra la Fondazione Bancaja inizia la sua programmazione nell’ambito dell’Anno Sorolla, nell’anno in cui ricorre anche la celebrazione del decennale della nuova Fondazione Bancaja. La mostra Sorolla in black è visitabile presso la sede di Valencia della Fondazione Bancaja  in Plaza Tetuán;  in coincidenza con la mostra è stato pubblicato un catalogo che comprende la riproduzione delle opere in mostra con testi del curatore Carlos Reyero, di Estrella de Diego e Isabel Cúa. Nell’ambito del programma di mediazione culturale e artistica, la Fondazione Bancaja offrirà laboratori materiali didattici gratuiti legati alla mostra e rivolti a scolari, persone con diversità funzionali e persone a rischio di esclusione sociale, nonché visite guidate per il pubblico a cura di un esperto competente in arte. Visite guidate alla Valencia di Sorolla vengono effettuate, con tappa al ristorante Vertical con un menù ispirato alla sua opera. Lo Chef Jorge de Andrés ha creato il “Menù Sorolla, Visione e Sapori della Spagna”, formato da 14 piatti che  si rifanno alle opere dell’artista realizzate per la biblioteca dell’Hispanic Society of America di New York, un lavoro impegnativo di una serie di pannelli a olio di tre metri e mezzo d’altezza per una lunghezza complessiva di circa 70 metri, che illustra i vari aspetti della vita e della cultura spagnola attraverso le sue  Regioni.

Tanti i motivi per effettuare il viaggio a Valencia, destinazione vicina facilmente raggiungibile con voli diretti e dal gusto mediterraneo, come piace a noi, dove non occorre un capitale per portare tutta la famiglia. Una città dove si respira “aria di casa nostra” per le tante somiglianze con il nostro Paese e con la nostra cucina.

 Harry di Prisco