Stragi di braccianti agricoli in Puglia.
Conseguenze nefaste del caporalato, delle mafie, di interessi economici enormi contrastati da un esiguo “esercito” di ispettori del lavoro.
Una situazione buttata in “politica” senza alcun ritegno.
La colpa ?
Di Salvini e del nuovo Governo perchè “lottano” solamente contro i “poveri” migranti che sbarcano sulle nostre coste, perchè parlano solo “alla pancia” della gente. 
Già il nuovo esecutivo, in carica da due mesi, che doveva risolvere un problema drammatico vecchio di decenni.
Così la pensano i tanti oppositori come alcuni rappresentanti sindacali (ancora oggi si sono udite invettive in tale direzione da esponenti Cisl in diretta su LA 7).
Il nostro è un Paese proprio strano.
Neppure davanti all’evidenza dei fatti molto non comprendono che l’immigrazione di massa, clandestina, non gestita, fa crescere a dismisura il potere delle mafie, i loro giri di affari illeciti, la continua diminuzione del costo della manodopera riducendo il lavoro a livello di schiavitù che colpisce migranti e italiani. 
Già, perchè, ci si dimentica che le vittime di quel mercimonio sono anche molti connazionali, come la povera signora Paola Clemente deceduta nei campi di Andria nel luglio del 2015.
Non si vuole comprendere che il giro d’affari del lavoro nero in agricoltura ammonta a quasi 5 miliardi e che i lavoratori in nero sono oltre 400 mila.
Chiedo ai signori della sinistra, di tutte le varie componenti (sindacati, partiti, movimenti, associazioni, ecc.) che hanno avuto l’onore e l’onore di governare il nostro Paese negli ultimi 7 anni, di attendere qualche settimana prima di vomitare i loro insulti alla maggioranza di governo attendendo di giudicare gli atti che verranno intrapresi, visto che lor signori del mondo radical-chic hanno speso fiumi di parole senza ottenere alcun risultato tangibile.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)