Al Teatro Filodrammatici di Milano il 3 dicembre alle 20.00 si terrà lo spettacolo Speaking Dante-Milan, uno spettacolo dirompente in cui alcuni canti della Divina Commedia saranno interpretati da attori italiani e inglesi.

Il sommo Poeta, il Profugo in terra straniera per eccellenza e fondatore della lingua italiana, giunge anche a Milano in veste internazionale, presso il Teatro Filodrammatici.

Per celebrare i 700 anni della nascita di Dante, venerdì 3 dicembre alle 20.00 presso il Teatro Filodrammatici andrà in scena Speaking Dante-Milan, 80 minuti di spettacolo unico nel suo genere in cui viene rappresentata l’universalità del Poeta.

Attori e poeti italiani e inglesi reciteranno ciascuno nella propria lingua (sono previsti sottotitoli in italiano) i più celebri canti della Divina Commedia e alcuni brani tratti da La Vita Nuova.

In qualità di moderno Virgilio, il regista anglosassone Justin Butcher e gli attori di fama internazionali Francesca Mazzotta, Jan Noble, Janice Acquah e Simone Migliorini accompagneranno lo spettatore in un viaggio onirico multilinguistico e multisensoriale che si svolgerà presso il  Teatro Filodrammatici.  

Gli artisti si alterneranno in una performance in cui i due idiomi si fondono e si integrano con semplicità ed armonia, come se finalmente la babele linguistica venisse meno e si potesse ascoltare e comprendere le due lingue come fossero un unico idioma.

Uno spettacolo denso di simboli e di significati in cui durante la performance si alterneranno – come fossero “apparizioni” – i dipinti simbolisti di William Blake, le opere del fumettista contemporaneo Gabriele Dell’Otto e le celebri illustrazioni di Gustave Doré reinterpretate dal talentuoso artista multidisciplinare Felice Limosani.

Nel corso della performance verrà presentato un contributo video di John Nettles, noto attore di teatro e televisione.

Speaking Dante-Milan è stato ideato, prodotto e realizzato da JProductions, società teatrale, nata a Milano nel 2020 per promuovere il teatro inglese in Italia. Recentemente è stata rappresentata a Firenze una versione speciale di Speaking Dante-Milan in occasione dei 700 anni del Poeta.

Speaking Dante-Milan vuole essere un esperimento per un teatro innovativo sia nei contenuti sia nelle modalità di rappresentazione” – spiega Julia Holden, fondatrice e direttrice di J. Productions – con l’obiettivo di tradurre in prosa la musicalità dell’opera dantesca e di far emergere la sua universalità, non solo nei temi, ma anche a livello linguistico.
Da qui l’idea dirompente di accostare due lingue apparentemente molto distanti e con radici idiomatiche diverse per farle “parlare” sui sonetti di Dante, fondendole in un’unica lingua. Ringrazio la bravura degli artisti italiani e inglesi che ci hanno accompagnato in questa avventura dantesca”.

La scelta di portare in scena l’opera di Dante non è per nulla casuale in questo periodo storico.” – continua Julia Holden –Al di là del suo anniversario di nascita, celebrare Dante significa anche fermarsi a riflettere sulla condizione dei migranti; infatti il Sommo Poeta rappresenta il Profugo per eccellenza e la sua opera esprime lo stato psicologico che può provare chi è costretto, per ragioni ingiuste, ad abbandonare la propria Patria che conserverà sempre nel proprio cuore”.

Proprio in virtù di queste considerazioni J.Productions devolverà i proventi dello spettacolo alla Fondazione Sant’Egidio per finanziare corsi di lingua italiana destinati ai migranti.

Lo spettacolo Speaking Dante-Milan è stato reso possibile grazie al sostegno dello Studio legale Trevisan & Cuonzo e tra i partner si segnalano la British Chamber of Commerce for Italy, il Festival International Volterra Teatro Romano ed Easy Milano, comunità inglese molto attiva sul territorio milanese.

Per permettere a tutti di assistere a questa serata unica vi sono diverse tipologie di biglietti, la formula promo prevede un costo di 15 euro, tuttavia acquistando il biglietto a prezzo pieno (35€) si avrà diritto a visitare, un’ora prima dello spettacolo, la mostra “Journey in Isolation” dell’artista inglese Mark Dickens in via Brera 6.

I biglietti dello spettacolo Speaking Dante-Milano sono acquistabili su eventbrite. https://www.eventbrite.it/e/speaking-dante-milan-tickets-208519.

Julia Holden è produttrice teatrale e direttrice artistica, fondatrice di J. Productions, specializzata nell’ospitare e produrre spettacoli teatrali in lingua inglese di alta qualità a Milano, dove vive, e in tutta Italia.
Holden è partner di uno dei principali studi legali italiani di proprietà intellettuale, Trevisan & Cuonzo, con sede a Milano, Roma, Parma e Bari.
Il suo background professionale come avvocato in proprietà intellettuale le ha consentito di essere a contatto con le industrie creative per molti anni, lavorando soprattutto nei settori relativi a marchi e diritti d’autore.

Dal 2013 collabora strettamente con il pluripremiato drammaturgo britannico Justin Butcher, con il regista e attore – vincitore del premio Olivier – Guy Masterson Mastroianni, l’attore Rupert Mason e molti altri noti artisti dal Regno Unito e dall’Italia per portare un programma diversificato e originale di teatro in lingua inglese a Milano.

I piani futuri di J. Productions includono la produzione di Songs of Exile, Stories of Home in una sede storica a Ludwigsburg, in Germania, e le anteprime milanesi di Walking to Jerusalem di Justin Butcher e della sua rivisitazione comica della leggenda di Ippolito / Fedra, Hippolytus Unplugged.

J.PRODUCTIONS è una società teatrale il cui obiettivo principale è offrire una selezione di spettacoli di alta qualità, accessibili al pubblico inglese e italiano di Milano (e non solo).
La società cerca di ispirare l’amore per il teatro nel pubblico stimolando l’immaginazione e provocando nuovi modi di vedere il mondo, quindi di coltivare il teatro di alto livello e di aiutarlo nella sua crescita.

La società è stata fondata da Julia Holden, avvocato in Milano e Senior Partner dello studio Trevisan & Cuonzo.

Per maggiori informazioni: www.jproductions.it 

Justin Butcher è scrittore, regista, produttore, attore e musicista.
I suoi lavori più noti includono la pluripremiata opera solista Scaramouche Jones, con Pete Postlethwaite per la regia di Rupert Goold, la satira di successo contro la guerra The Madness Of George Dubya e i suoi sequel, A Weapons Inspector Calls e Guantanamo Baywatch, oltre al controverso e osannato Vai a Gaza, bevi il mare, così come cinque spettacoli per BBC Radio 4.
Ha conseguito la laurea con lode e la laurea specialistica in Classics Greats presso l’Università di Oxford e si è laureato con lode presso il Drama Studio London.

Vive a Londra e ha lavorato in tutta Europa, Russia, Medio Oriente, Africa, Australia, Canada, Stati Uniti e Messico.
Il suo lavoro è prodotto e studiato in tutto il mondo anglofono ed è stato tradotto in albanese, croato, ceco, danese, spagnolo e turco. Legge e traduce il greco antico e il latino.
È direttore artistico del Passion Pit Theatre, che dal 1994 ha prodotto 13 applaudite produzioni teatrali professionali nel Regno Unito, USA, Messico, Malta e Australia.

È inoltre fondatore e direttore dell’acclamato coro londinese Vox Holloway e ha lavorato a lungo come direttore d’orchestra, MD, organista, pianista e cantante.