Giorgio Albertazzi “Lezioni Americane” di Italo Calvino   regia Orlando Forioso
Giorgio Albertazzi porta in scena la lezione sulla leggerezza, un grande insegnamento per tutti i portatori sani di scrittura e arte in generale.
E ci riesce, con un palcoscenico che mostra pochi essenziali elementi: una scrivania ingombra di libri e di una macchina da scrivere, dei quadri accatastati. Una giovane violoncellista commenterà con il suo strumento alcuni momenti del racconto. Immagini verranno proiettate sul fondale.
Albertazzi diventa insegnante pronto a trasmettere e a ordinare i valori della letteratura aiutato da una giovane studentessa che gli porrà le domande fondamentali per capire, per andare a fondo. E si comincia.
Albertazzi diventa Calvino: la parola è in primo piano, l’impegno è di rappresentare i valori della leggerezza. La studentessa impugna una videocamera, riprende tutto: sul fondale, mentre l’attore parla, si riflettono le immagini delle sue mani, del suo volto…
E cosa c’è di più leggero del teatro? Allora Albertazzi ci lascia con una frase e uno sguardo d’intesa: “Dovunque stiamo andando cerchiamo di andarci con leggerezza”.