25 novembre: Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

In un anno, oltre 1 milione di donne ha subìto violenza

WeWorld Intervita ha realizzato un sondaggio per capire cosa pensano gli italiani della violenza: quasi un italiano su 3 è convinto che la violenza domestica deve prima di tutto essere risolta in famiglia

La violenza sulle donne non può e non deve essere un fatto privato, mai.

Riguarda ognuno di noi:

CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE LE PAROLE NON BASTANO PIÙ

CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE: IL VERO AMORE COLPISCE SOLO AL CUORE

Con: Maria Grazia Cucinotta, Rossella Brescia e Luciano Cannito, Martina Colombari e Billy Costacurta, Tiziana Rocca e Giulio Base, Bianca Guaccero, Fiona May, Euridice Axen, Cristina Chiabotto, Francesca Senette, Elisa Di Francesca, Jo Squillo, Antonella Ferrari, Marco Maccarini, Rita Pelusio, Alessandra Faiella…

Ogni 3 giorni in Italia una donna viene uccisa dal partner, dall’ex o da un familiare, ma solo solo il 7,2% delle vittime denuncia l’accaduto. In un anno più di 1 milione di donne finiscono nella rete dei soprusi al maschile, che si ripetono più volte arrivando alla vergognosa cifra di 14 milioni di atti di violenza (dallo schiaffo allo stupro). Oltre 25 casi al giorno di stalking.

I femminicidi nel 2013 sono arrivati a 130, cifra in crescita nonostante la nuova Legge varata un anno fa. E proprio perché “LE PAROLE NON BASTANO PIÙ” WeWorld Intervita ha presentato alla Camera il nuovo Report sulla violenza contro le donne e gli stereotipi di genere: “ROSA SHOCKING. Violenza, stereotipi… e altre questioni del genere”, per scoprire cosa davvero gli italiani pensano della violenza. WeWorld Intervita ha infatti realizzato con Ipsos il sondaggio d’opinione per capire come gli italiani percepiscono il fenomeno della violenza contro le donne e il ruolo della donna in generale. Ad emergere è un’Italia che ha ancora molta, molta strada da fare per contrastare gli stereotipi e innescare un vero cambiamento culturale che possa finalmente sconfiggere alle radici il fenomeno della violenza sulle donne.

Abbiamo chiesto che cosa significhi violenza e quali sono i comportamenti condannabili: ancora oggi, il 19% degli italiani (quasi 1 su 5) non considera violenza uno sfottò a fondo sessuale. Di più, il 12% è ancora convinto che se le donne non indossassero abiti provocanti non subirebbero violenza. La minimizzazione della violenza domestica è il dato forse più grave: le risposte colpiscono come uno schiaffo: il 28% degli intervistati (quasi un italiano su tre) pensa che questi abusi dovrebbero prima di tutto essere risolti in famiglia e – poco meno – che se donna resta con un marito che la picchia, diventa lei stessa colpevole.

WeWorld Intervita lotta ogni giorno per contrastare la violenza sulle donne e innescare il cambiamento culturale di cui abbiamo bisogno, ma, come dimostra anche questo sondaggio c’è ancora tanta strada!

Per questo è nata la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “LE PAROLE NON BASTANO PIÙ” per dare un aiuto concreto alla donne che hanno subito violenza. Quest’anno alla campagna si è unita Maria Grazia Cucinotta, che insieme a noi condanna la violenza lanciando il messaggio “Il Vero amore colpisce solo al Cuore”.

Oltre a Maria Grazia Cucinotta in tanti hanno aderito alla campagna. Abbiamo infatti chiesto a tutte le persone che vogliono schierarsi contro la violenza sulle donne di aderire mandandoci una foto in cui fanno un cuore con la loro persona speciale. Con tutte le foto abbiamo un grande muro al Teatro Litta durante la nostra Rassegna Cinematografica Siamo Pari, per dire basta alla violenza sulle donne e abbiamo riempito con centinaia di cuori le bacheche dei principali social

Hanno aderito: Maria Grazia Cucinotta, Jgor Barbazza e Linda Collini, Rossella Brescia e Luciano Cannito, Cristina Chiabotto e Fabio Fulco, Martina Colombari e Billy Costacurta, Bianca Guaccero e Dario Acocella, Marco e Laura Maddaloni, Tiziana Rocca e Giulio Base, Federico Russo e Marisa Passera, Nina Soldano e Valentina Pace, Euridice Axen, Regina Baresi, Alice Betto, Riccardo Cicogna, Elisa Di Francisca, Alessandra Faiella, Antonella Ferrari, Gabriella Franchini, Fulvio Giuliani, , Lavinia Longhi, Pippo Lorusso, Marco Maccarini, Fiona May, Rita Pelusio, Gianmarco Pozzoli, Francesca Senette, Vittoria Schisano, Shy Yang Shi, Jo Squillo, Gianluca Tamberi, Elisabetta Torlasco, Federica Torti, Wei Jiang.

“Quello che vogliamo fare con questa campagna è ricordare che la violenza riguarda tutti noi. Noi lo diciamo oggi, domani sempre. Per questo abbiamo scelto un gesto semplice, che potesse appunto fare chiunque. Per riempire questo muro e i muri virtuali con tanti cuori per continuare a dire che l’amore è l’opposto della violenza. Non esiste il raptus passionale. La violenza è democratica, può colpire tutti. Ma tutti, insieme, possiamo sconfiggerla! Gli uomini, insieme alle donne. WeWorld Intervita crede che in questa battaglia abbiamo bisogno anche di alleati uomini. Non devono e non possono essere solo le donne a parlare alle donne. Sono anche gli uomini che devono metterci la faccia” ha commentato Marco Chiesara, Presidente di WeWorld Intervita.

WeWorld Intervita grazie a LE PAROLE NON BASTANO PIU’ ha realizzato in 3 Ospedali Italiani il progetto SOStegno Donna, spazi multifunzionali aperti H 24, sette giorni su sette nei Pronto Soccorso. All’interno del triage medico l’obiettivo è non solo curare la vittima di violenza, ma permette di riconoscere e affrontare efficacemente la violenza attraverso la presa in carico d’urgenza e l’indicazione dei servizi di supporto sul territorio, il tutto al riparo dal controllo del maltrattante.

In un anno, sono 900 le donne vittime di violenza a cui SOStegno Donna potrà dare un aiuto. E 150 persone, tra medici e infermieri, saranno coinvolte in una formazione specializzata per riconoscere i maltrattamenti e maturare le competenze per dare ascolto e indirizzare le donne giunte in Ospedale verso lo Sportello a loro dedicato.

“Vogliamo restituire alle donne colpite da violenze fisiche e psicologiche la loro dignità e per questo crediamo che sostenere SOStegno Donna sia un modo concreto per stare loro vicino – spiega Chiesara Dalla nostra indagine è emerso che tra le donne che subiscono violenza solo il 3% ricorre a cure ospedaliere. Perché? Principalmente per vergogna e per paura. Nella stragrande maggioranza dei casi sono gli stessi maltrattanti a provvedere a cure e medicazioni per nascondere i segni o ad accompagnare le vittime al Pronto Soccorso, pronti a intervenire nel caso di domande scomode. E’ necessario fare in modo che le donne trovino ambienti accoglienti e multifunzionali dove personale specializzato possa garantire cure mediche e psicologiche offrendo la massima tutela e riservatezza”.