La città di Locarno ha inaugurato la nuova stagione espositiva del Museo Casa Rusca accogliendo il noto artista spagnolo Manolo Valdés (Valencia, 1942),occupando questi spazi che hanno visto in questi anni succedersi altrettanti artisti nonché architetti di fama internazionale come Valerio Adami, Fernando Botero, Hans Erni, Mimmo Rotella, Javier Marin, Robert Indiana, Mario Botta e infine Sandro Chia.

Un artista assolutamente originale,che s’ispira alla grande tradizione,in particolare quella della Spagna,suo Paese d’origine, trasfigurandola nel segno di una contemporaneità incombente.La mostra è in programa fino al 6 ottobre 2019,la prima in Svizzera, curata da Rudy Chiappini riunisce oltre 50 tra i lavori più significativi della lunga carriera e dell’universo creativo del grande maestro. Il pubblico potrà ammirare opere selezionate realizzate dalla metà degli Anni Ottanta fino ad arrivare ai nostri giorni,offre,quindi,una panoramica sulle diverse tecniche e le multiformi sperimentazioni dell’eclettico nonché poliedrico artista.
In visione opere come Mujer sentada realizzata nel 1987 (Legno, 95 x 136 x 90 m); La Danza del 1987-88 (tecnica mista su tela di juta, 240 x 343 cm); Retrato con rostro  amarillo y azul, 1999 (tecnica mista su tela di juta, 230 x 161 cm); Dama con sombreo ocre del 2009 (tecnica mista su tela di juta, 229 x 188 cm); Caballero realizzato nel 2017, (tecnica mista 160 x 140 x 55 cm).E poi alcune stupende sculture della ricorrente e stilizzata Reina Mariana in cui è enfatizzata la regalità tipica di una delle icone della pittura spagnola; le statue equestri in alluminio, legno e resina Caballero realizzato nel 2017 e Dama a caballo dello stesso anno che guardano alla storia della scultura equestre iniziata da Donatello nel Rinascimento (…).
Un percorso artistico, iniziato con la pittura e proseguito con la scultura,in una reinterpretazione dei grandi maestri dell’arte. Velàzquez, Rembrandt e Matisse, in particolare, sono il punto dipartenza per le sue creazioni sia pittoriche che scultoree. “La mia sfida” spiega ”è reinterpretare il patrimonio artistico del passato, da Velàzquez,a Matisse,dando origine a qualcosa di nuovo e differente. Mi ha sempre affascinato la storia dell’arte, così come qualsiasi traccia lasciata dall’uomo anche solo con un disegno, vedi le incisioni rupestri della preistoria. Linguaggi che cerco di rielaborare fondendo passato e presente. Stesso discorso per i nudi femminili e altre opere provenienti dal cubismo”.
Le opere di Valdés sono percorse da una forza nonché una vitalità dirompenti. Nelle sue pitture è percepibile come la passione per l’arte  lo spinga a cercare nuovi linguaggi espressivi, sperimentare materiali inusuali, per esempio, come le sovrapposizioni di sacchi di juta dipinti con colori pastosi che trasformano le sue tele in oggetti materici e corposi: oppure mediante la sua raffinatissima sapienza tecnica capace di plasmare le materie più diverse grazie alla quale la lavorazione del legno,  del prezioso alabastro nonchè la fusione di resine e bronzo danno vita a insolite sculture.
La mostra è accompagnata da un catalogo corredato da immagini a colori delle opere esposte, unitamente a contributi critici.
Orari della mostra: martedì – domenica dalle ore 10.00 – alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00. Lunedì chiuso
Attualmente l’artista vive e lavora tra Madrid e New York.
Sede: Museo Casa Rusca – Piazza Sant’Antonio – Locarno (Svizzera)
Per ulteriori informazioni e prenotazioni: Tel. +41 (0)91 756 31 70/85 

Giuseppe Lippoli