Dal 21 al 29 novembre torna il Torino Film festival, la rassegna subalpina dedicata al cinema di qualità ma nello stesso tempo popolare, giunta alla trentaduesima edizione.

Sotto la direzione, per la prima volta, di Emanuela Martini, nome noto a chiunque si occupi di cinema sotto la Mole, è in programma un festival che spazia dalla commedia all’italiana all’horror, con 197 titoli, di cui 65 lungometraggi, 45 anteprima mondiali e 70 anteprime italiane.  Come presidente di giuria quest’anno c’è Ferzan Ozpetek

Il genere horror sarà il protagonista della rassegna, con film da tutto il mondo, come l’americano It Follows, il lettone The man in the orange jacket, il giapponese Tokyo Tribe, il canadese The editor, senza dimenticare un doveroso omaggio a Dario Argento con l’edizione restaurata di Profondo rosso.

In programma, fuori concorso, anche l’ultima fatica di Woody Allen, Magic in the Moonlight, un omaggio a Bruno Bozzetto in occasione del premio alla carriera, una retrospettiva su Julien Temple, la nuova regia di Michele Placido Prima di andare via.

Il film di apertura è Gemma Bovery di Anne Fontaine, ispirata all’omonima graphic novel di Posy Simmonds, già autrice di Tamara Drewe: anche questa eroina sarà interpretata da Gemma Arterton. Il film di chiusura è un’altra storia di donne, Wild, di  Jean Marc-Vallée (il regista di Oscar Dallas buyers club), storia vera di Cheryl Strayed, che, dopo una vita passata tra droghe e amori sbagliati, decise di buttarsi tutto alle spalle e di avventurarsi lungo il Pacific Crest Trail, il sentiero che va dal confine con il Messico a quello con il Canada. Cheryl è interpretata da Reese Whiterspoon, che produce anche.

Il programma completo del festival è nel sito ufficiale.

Elena Romanello