L’Esercito Italiano un’istituzione  efficiente e pronta basata sull’elemento umano e con moderne tecnologie .Il giuramento una promessa solenne fatta sul proprio onore. La caserma Salomone di Capua presto ristrutturata nell’ambito del progetto Caserme Verdi 

I volontari in ferma prefissata di un anno dell’Esercito Italiano, appartenenti al 3° blocco del 2019, hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana. I ragazzi, appena ventenni, con gli occhi fissi sui loro superiori e le labbra pronte a pronunciare il giuramento solenne, fieri nelle loro uniformi da pochi mesi indossate e dell’arma impugnata con decisione con la baionetta sguainata, non mostravano alcun segno di indecisione. I giovani, uomini e donne, sono in tal modo entrati a far parte di una nuova grande famiglia, quella dell’Esercito, lasciando, senza abbandonare, quella di provenienza. Tanti i loro parenti e amici provenienti da ogni parte d’Italia  che affollavano le tribune intorno al piazzale d’onore della caserma “Oreste Salomone” sede del Comando Divisione “Acqui” e del 17° Reggimento Addestramento Volontari  “Acqui”. Visibilmente emozionati i genitori per il loro figliolo che iniziava una vita che prevede tanti sacrifici.
Il padre del giurando Mauro, il Sig. Santo viene da Zurigo ma è di origini palermitane. Mauro, che ha 22 anni, da piccolo ha sempre avuto il desiderio di entrare nell’Esercito. Oggi ha fatto la sua scelta avendo terminato gli studi di ragioneria. Dopo il giuramento andrà ad Aosta negli Alpini. «Rispettiamo la sua decisione ma non nascondiamo la nostra preoccupazione – dice mamma Carmela -. Dopo Aosta dovrà scegliere l’indirizzo: forse nei paracadutisti. Prima aveva un posto fisso come guardia giurata, era un lavoro sicuro con contratto a tempo indeterminato».
È intervenuto alla cerimonia il Sindaco di Capua, Arch. Luca Branco, che ha detto: «per noi la caserma – che  è stata trasferita alcuni anni fa da San Giorgio a Cremano a Capua – è uno dei modi per promuovere il nostro territorio che è davvero unico. Il nostro impegno è quello di stimolare le persone a vivere portando nel proprio cuore e nella propria mente un pezzetto della nostra città. Alla caserma Salomone di Capua ogni tre mesi abbiamo circa mille ragazzi e ragazze che si addestrano a diventare veri uomini e vere donne. Il nostro obiettivo è che i giovani possano in futuro ritornare con le loro famiglie a rivisitare la nostra città».
La caserma rientra nel progetto “Caserme Verdi” del Ministero della Difesa e verrà presto  ristrutturata. Il progetto, presentato nei mesi scorsi, prevede la realizzazione di basi militari di nuova generazione, che risultino efficienti, funzionali, ispirate a criteri costruttivi innovativi con basso impatto ambientale (in linea con l’attenzione nazionale e internazionale verso l’attuazione di green policy) e con ridotti costi di manutenzione, necessari sia per la sicurezza e il benessere dei soldati sia per aumentare l’integrazione sociale attraverso l’apertura di strutture ricreative anche alla popolazione civile residente nelle zone. E inoltre previsto di implementare al massimo le potenzialità offerte dai poli di Capua, Persano e Nocera Inferiore per consentire notevoli opportunità per il tessuto urbano e la sua cittadinanza, laddove la razionalizzazione delle infrastrutture esistenti e la loro apertura alla popolazione permetteranno di rendere disponibili nuovi spazi, aree migliorate dal punto di vista della sostenibilità ambientale e della vivibilità. Alla cerimonia ha preso parte il Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Camporeale.
Il Comandante del 17° RAV, Colonello Giuseppe Zizzari, rivolgendosi ai giurandi ha detto: “l’educazione che avete ricevuto non è una cosa scontata. Un soldato moderno si deve contraddistinguere per i valori etici e morali. Avete fatto una scelta difficile ma avrete grandi soddisfazioni nel difendere i valori della nostra Nazione anche a costo della vita. Quella che oggi vi apprestate a sostenere, è una promessa solenne che vi impegna di fronte agli altri, ma soprattutto di fronte a voi stessi. Una promessa fatta sul proprio onore! Con la vostra promessa vi impegnate ad essere cittadini esemplari, perché oggi, ancora di più, il nostro Paese ha la voglia e la speranza di credere in una gioventù pulita, integra e animata da nobili sentimenti. Io ho l’altissimo privilegio di accogliere il Vostro giuramento».
Il Cappellano militare Frate Giuseppe Palmesano ha recitato la preghiera per la Patria alla presenza del Vescovo di Capua, Monsignor Salvatore Visco, sulle note di “Và pensiero”,  concludendo “donaci o Signore la pace e la gloria di dare il nostro contributo per il bene dell’Italia”. Sono stati poi nominati i soldati deceduti nelle missioni all’estero e alla pronuncia di ogni nome è stato esclamato all’unisono “Presente!”. Ha parlato poi il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, il quale ha ringraziato il Sindaco di Capua per ospitare la caserma. Si è poi rivolto ai genitori che hanno consegnato i loro figli che sono entrati nella nuova famiglia dell’esercito.
Il Generale Farina, rivolgendosi ai giurandi, ha sottolineato l’importanza dei valori cardine dell’Esercito nella vita di ogni militare, tra cui il dovere, la fedeltà, la disciplina, l’onore, l’esempio e la lealtà, ma primo su tutti il giuramento, la cui formula, pronunciata in modo solenne, contiene tutti i principi e i valori dell’individuo che diventa Soldato, rappresentando il suo Paese e la sua Bandiera ed impegnando tutte le sue energie in difesa della Patria.
Nelle parole rivolte ai militari, il Generale Farina ha evidenziato il loro ingresso pieno ed ufficiale nella famiglia dell’Esercito, una famiglia con una storia secolare e tradizioni patriottiche, impegnata in Italia e all’Estero per assolvere i compiti a cui è chiamata.
L’Esercito, ha ricordato il Generale Farina, è oggi un’Istituzione efficiente e pronta, composta da uomini e donne capaci e dotata di moderne tecnologie, che opera costantemente per la difesa e la sicurezza interna ed esterna dell’Italia alla quale ogni componente deve essere fiero di appartenere.
«Il giuramento non contiene parole vuote ma un impegno concreto. La promessa è quella di un combattente che assume l’impegno a costo di notevoli sacrifici – ha sottolineato il Generale Farina – siamo tutti impegnati affinché possiate crescere come soldati con la “S” maiuscola. L’Esercito vi ha accolti e siete entrati in una nuova famiglia che ha profonde radici, davvero importanti e radicate, con tanti eroi. Un Esercito che va rinnovandosi e modernizzandosi che vi darà tutte le opportunità. Voi nella vostra carriera troverete sempre dei comandanti che vorranno aiutarvi a migliorare. Un Esercito dove l’uomo è al centro con la tecnologia al suo servizio. Nella Regione Campania vi saranno tre basi rinnovate e la Caserma Salomone è tra queste. Noi siamo al servizio e operiamo con e per i concittadini. Un abbraccio a tutti i familiari», ha così concluso il Generale Farina il suo intervento ricco di significati.
L’atto solenne di giuramento con la tradizionale formula del “Lo giuro!”, è stato accompagnato da l’Inno di Mameli, eseguito dalla Fanfara della Brigata Bersaglieri Garibaldi che ha eseguito anche una serie di brani musicali.

Harry di Prisco