“Serata inglese”… ma non troppo. In questa Cantatrice calva i dintorni di Londra assomigliano ai dintorni di molte città italiane, nel 2015. E l’interno borghese – in cui gli irreprensibili signori Smith ricevono la non particolarmente gradita visita dei coniugi (ma forse no) Martin, e del capitano dei pompieri, esperto in aneddoti, alla disperata ricerca di un incendio da spegnere – possiede una concretezza quotidiana assolutamente riconoscibile. In questo modo, il contrasto fra una forma cui siamo abituati e un contenuto che, privo dei consueti rassicuranti appigli logici, scivola inesorabilmente verso l’assurdo, può esplodere nel modo più comicamente dirompente. Il contrasto è reso ancor più evidente dall’interpretazione dei protagonisti: tutte le coppie, infatti, sono rese dinamicamente divertenti dall’incontro fra l’impostazione più tradizionale dell’elemento femminile, e la continua sorpresa che sanno regalare ai testi strutturati i “performers” abituati a portare sul palcoscenico le proprie parole, in un dialogo molto diretto con la platea. Volti noti ed amati dagli spettatori, che grazie a ciò saranno portati a una forte immedesimazione e potranno provare sulla propria pelle l’ironico disgregarsi di un linguaggio ormai privo di senso. Forse per trovare il coraggio di scoprire, o riscoprire, forme di comunicazione più piene e vitali.

 La nostra Cantatrice Calva è nata dal desiderio di lavorare insieme. Tre comici amici (o amici comici), che hanno condiviso (magari a volte a distanza) buona parte del percorso artistico: dalla gavetta nei locali, passando per la grande avventura degli anni d’oro di Zelig, fino alla matura ricerca di una comunicazione più teatrale, ma non per questo meno divertente: con la rilettura classica del Candido di Leonardo Manera, le interpretazioni british di Max Pisu, e il ‘cabaret ecosostenibile’ di Diego Parassole. Due attrici di prosa, Stefania Pepe e Roberta Petrozzi, che, cosa inconsueta, hanno una naturale predisposizione a fare coppia, e hanno in tal forma calcato molti palcoscenici milanesi iniziando con Alfieri ed arrivando al Terron del Non sparate sulla mamma.

A loro si aggiunge sul versante femminile Marta Marangoni storica presenza delle produzioni del Teatro della Cooperativa, luogo di incontro e di assidua frequentazione di tutto il gruppo. Una serie di relazioni incrociate che, fra stanze comunicanti, mini-sit, voci fuori campo e quant’altro, fa sì che questo gruppo, forse apparentemente contraddittorio, risulti in realtà assolutamente coeso. In più, da parte di tutti, una grandissima attenzione al linguaggio. Quali presupposti migliori per rileggere con scanzonato rigore questo capolavoro, che mette in luce con esilarante ferocia tutto l’effimero dei rapporti e della comunicazione verbale? Con un tuffo catartico nell’assurdo che si cela sotto (o dentro?) la normalità quotidiana.

 

Al Teatro Manzoni – Milano

DAL 27 AL 29 APRILE 2015

 

Associazione CANORA e TEATRO DELLA COOPERATIVA

presentano

 

LEONARDO MANERA  DIEGO PARASSOLE MAX PISU

MARTA MARANGONI STEFANIA PEPE   ROBERTA PETROZZI    

 

in

 

LA CANTATRICE CALVA

di Eugène Ionesco

 

Regia MARCO RAMPOLDI

Orari: ore 20.45

Biglietto: poltronissima € 25,00 – poltrona € 18,00 – giovani fino a 26 anni € 12,50