Dopo l’ipotesi allo studio della Direzione generale Sanità della Regione Piemonte di adottare, contro ogni razionalità scientifica e ogni logica pratica, uno strumento unico per la misurazione domiciliare della glicemia per i quasi 300.000 cittadini piemontesi con diabete, emerge prepotente un’altra chicca.

Con circolare n. 58678 del 3 luglio scorso, inviata ai Medici Diabetologi, il Direttore Sanitario della ASL AL di Alessandria “intende richiamare l’attenzione sulla prescrizione dell’insulina APIDRA” – citata in modo esplicito ed univoco e, guarda il caso, prodotta dalla stessa azienda che produce già il glucometro scelto dalla Regione come “glucometro unico” – che risulterebbe la meno prescritta, nonostante abbia un costo inferiore ai prodotti concorrenti”, affermano Ezio Labaguer Presidente del Coordinamento Associazioni persone con Diabete del Piemonte e Valle d’Aosta e Ivan Persico, vicepresidente del Coordinamento e presidente di AGD Piemonte e valle d’Aosta.

Dopo l’elencazione di una serie di dati a supporto, il documento conclude: “Quanto sopra  premesso, i Medici Diabetologi sono strettamente coinvolti nell’induzione della spesa farmaceutica convenzionata in particolare per quanto attiene ai farmaci per il diabete. In tal senso la collaborazione con la Direzione per la scelta prescrittiva dei farmaci con il miglior rapporto costo/beneficio così come il ricorso alla distribuzione diretta dopo ricovero e/o visita specialistica, sono fattori di indubbia importanza per la sostenibilità del SSR.” Come a dire io non vi sto ordinando di prescrivere solo l’insulina APIDRA, ma sarebbe assai gradito che lo faceste.

“Alle ragioni e alle proposte delle nostre associazioni, volte ad abbassare fino a 10 milioni l’anno le tariffe di rimborso dei presidi, non è stato risposto; i pareri di tutte le società scientifiche SID, AMD, SIEDP, e professionali, OSDI, contro le gare e per la libera scelta dello strumento quale fattore terapeutico, e quelli delle associazioni di  volontariato nazionali, sono ad oggi ignorati. Prima lo strumento unico per la misurazione domiciliare della glicemia, quindi il farmaco unico. A quando la raccomandazione di effettuare una sola visita medica l’anno ad ogni cittadino diabetico?”, concludono  Ezio Labaguer e Ivan Persico.