Un’ottava giornata di campionato all’insegna delle sorprese quella appena trascorsa.

Nel big match del pomeriggio tra Napoli e Fiorentina, vittoria a sorpresa dei partenopei che si permettono il lusso di battere la capolista, infliggendole la seconda battuta d’arresto in questo torneo. Primo tempo intenso ma due sole occasioni da rete: Higuain per i partenopei e Blaszczykowski per i viola(bravo Reina a parare). Succede invece tutto nel secondo tempo: a inizio ripresa va in gol Insigne su lancio di Hamsik.

Il Napoli potrebbe raddoppiare con Callejon in due occasioni ma il suo tiro è impreciso. Nel miglior momento dei partenopei pareggia la Viola con il solito Kalinic. Ma il Napoli è in palla e si porta avanti con Higuain, dopo uno scambio con Mertens. E’ proprio il “Pepita” potrebbe a pochi minuti dal termine fare tris ma non riesce a inquadrare la porta. Viola, comunque, troppo spenti mentre i partenopei si portano al quarto posto, a tre punti dai toscani.

Pareggio a reti bianche nel Derby d’Italia tra Inter e Juve. Partita molto tattica e fallosa(saranno otto gli ammoniti a fine gara) con l’arbitro Valeri che dirige “all’inglese”. Nel primo tempo è l’Inter a fare la gara. Dopo un’occasione di Cuadrado, Brozovic colpisce il legno con un tiro a giro. Secondo tempo più equilibrato con occasioni con il solito Cuadrado e soprattutto con Khedira che si mangia un gol fatto calciando da due passi sul palo. In mezzo un’occasione anche per Jovetic sventata da Buffon.

A due dal termine opportunità ancora per i bianconeri con Mandzukic con palla a lato di poco. Alcune decisioni arbitrali, però, hanno fatto discutere: al 66’ mani in area di Juan Jesus in area ma l’arbitro fa proseguire. Poco prima ci stava un’espulsione per i bianconeri per una trattenuta di Marchisio(già ammonito) su Perisic. Nella prima frazione un cross di Brozovic viene neutralizzato con il braccio da Bonucci e poco prima Morata va direttamente sulle gambe di Jovetic: in entrambi i casi Valeri lascia correre ma nell’ultimo caso l’ammonizione ci stava tutta. I bianconeri muovono la classifica salendo a quota nove con un trend imbarazzante: nove punti in otto partite. Per gli uomini di Mancini un’occasione perduta per conquistare la vetta. I salgono a quota 17 e vengono agganciati dalla Roma .Tonfo inaspettato della Lazio al Mapei Stadium contro il Sassuolo: gli uomini di Pioli erano incerottati ma la partita la fanno gli emiliani. Dopo una traversa colpita da Milinkovic-Savic, il Sassuolo diventa padrone del campo nel primo tempo quando passa con un rigore di Berardi. Nella ripresa raddoppio degli uomini di Di Francesco con Missiroli. Ma non è finita qui: traversa di Falcinelli che avrebbe sancito la fine del match. Che viene invece riaperto da Felipe Anderson. I biancocelesti tentano il forcing finale ma nel recupero rimangono in dieci per l’espulsione di Cataldi e con lui svaniscono pure le speranze di agguantare il pari. Gli emiliani raggiungono i laziali a quota 15. Grande vittoria di prestigio per la matricola Frosinone contro una lanciata Sampdoria. Gli uomini di Zenga sono belli in casa ma fuori dalle mura amiche hanno notevoli difficoltà. Già tre le sconfitte in questo campionato per i doriani fuori casa. Dopo un palo di Muriel in avvio di gara, la Sampdoria si spegne e il Frosinone macina gioco pervenendo nella ripresa al doppio e meritato vantaggio griffato dal duo Paganini-Dionisi. Seconda vittoria in campionato per i ciociari che si portano a quota 7, mentre i blucerchiati restano a metà classifica a 11 punti. Nel big match di ieri all’Olimpico pari tra Torino e Milan, con gol nel secondo tempo di Bacca e Baselli. Granata settimi, mentre i rossoneri respirano un po’ d’ossigeno portandosi a dieci punti. Nell’altro anticipo la Roma piega l’Empoli con un perentorio tre a uno e si porta al secondo posto, in coabitazione con l’Inter. Vittorie di Genoa, Atalanta e Palermo contro Chievo, Bologna e Carpi. Per i felsinei, ultimi a quota tre, è un momento sicuramente delicato. I rosanero, invece, tornano al successo dopo quattro stop consecutivi. Impattano per uno a uno Verona e Udinese.

Stefano Sconti.