CromARTica partecipa alla seconda edizione di Giacimenti Urbani, l’evento ospitato nella Cascina Cuccagna di Milano, che dal 21 al 23 Novembre 2014 presenterà le risorse offerte dai rifiuti.

 Un tema portante della storia di CromARTica, marchio di ecodesign che prima ripensa e poi riusa i materiali di scarto, recuperando vecchi mobili per riadattarli a nuovi usi.  La filosofia di ogni realizzazione è preservare al massimo l’oggetto nella sua natura, riutilizzando quanto possibile, limitando i solventi e favorendo invece l’impiego di materiali e vernici ecocompatibili.

Nel 2011 Elio Misuriello ad unire il suo lavoro di designer alla sua passione artistica e pittorica, per riscoprire ciò che era destinato a diventare rifiuto ma che per lui diventa una sfida e una nuova occasione. Una riscoperta, partita da un mobile abbandonato in uno scantinato che si è moltiplicata attraverso tutti i mobili dimenticati o gettati tra vecchie cantine, solai e strade.

 In un laboratorio di Milano, Elio riesce, attraverso i suoi interventi strutturali ed estetici, attraverso la materia lavorata e il colore, a raccontare una nuova Storia. CromARTica coglie nel rifiuto una possibilità di una seconda vita attraverso tre fasi principali: individuazione di uno scarto interessante per un nuovo arredo; ideazione di un tema caratterizzante e di un nome proprio, una sorta di Carta d’Identità del pezzo; riconversione dello scarto attraverso un intervento di recupero, riadattamento e pittura.

 Tanti gli arredi che abitavano la sua fantasia e che ora possono di nuovo arredare case e spazi. Complementi d’arredo dalla forte personalità. Diversi Tavoli, sedie e poltrone, ognuno con una propria storia da scoprire, cassettiere e una panchina pop, una dispensa dall’identità nascosta. Una consolle vintage, una sensuale testata da letto e un lampadario illuminante. Accanto, oggetti più piccoli come l’ironico portaombrelli, lo specchio e l’appendiabiti a mosaico.

 

 Elio Misuriello è nato a Potenza nel 1971 e vive a Milano dal 1993. Dopo il Diploma allo IED e un periodo di studio in Canada collabora con vari architetti e studi di design, esperienze alle quali aggiunge un’avventura lavorativa all’estero, spingendosi fino al Giappone. Con gli anni ha imparato a coniugare gli input della capitale del design con la cromaticità mediterranea delle proprie origini. Tutto ciò, unito agli incontri umani e alle competenze professionali, ha alimentato la sua visione e ha dato vita a una creatività del tutto unica che si estrinseca, oltre che negli arredi di CromARTica, anche in una serie di quadri che ne riprendono colori e suggestioni.