Bankitalia ha comunicato i dati inerente il debito pubblico italiano a marzo.
Il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 14 miliardi rispetto febbraio e il debito pubblico complessivo si attesta a 2228,7 miliardi.
Estrapolando i dati, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 13,9 miliardi , mentre quello degli enti locali e degli istituti previdenziali sono rimasti invariati.
Questi dati confermano quanto sia ormai in pieno regime il piano di “accentramento centralizzato” da parte del Governo, che effettua tagli indiscriminati a tutti gli enti locali, taglia i trasferimenti, impone tagli lineari, si accaparra di tutte le imposte versate dai contribuenti, lasciando sul territorio solo le briciole e fornendo pessimi servizi, mentre gli enti dell’amministrazione centrale (in primis i Ministeri) continuano a spendere e a spandere.
Teniamo presente questi dati quando ci recheremo alle urne a giugno per le amministrative e, soprattutto ad ottobre per il referendum costituzionale (vera e propria “pietra angolare” dei prossimi 50 anni di vita del nostro Paese).
A voi, cari connazionali, la decisione finale di che Paese vorrete per i vostri figli e nipoti.
Uno Stato autoritario centralizzato, completamente prono ai diktat dell’impero teutonico-europeo e della finanza globale, oppure difendere i diritti fondamentali, le nostre libertà, il nostro “potere” democratico conquistato dopo la Seconda guerra mondiale ?
Alle urne italiani e ricordatevi che Renzi, i tecnocrati europei, i “signori della finanza mondiale non possono “muovervi” la mano che impugnerà la matita copiativa allorchè vergherete con una croce la scheda elettorale.
In quell’istante, con la vostra mano, deciderete la vostra libertà futura, la vostra vita.
 
Massimo Puricelli
Castellanza (VA)