DDL Zan, gli influencer e il nostro futuro

Al di là di come la si pensi riguardo il ddl Zan (io penso che si stia generando un clima liberticida, perchè la libertà di pensiero deve essere garantita a chiunque, sempre nell’ambito che non trascenda nell’ offenda del pensiero altrui compreso il proprio credo religioso e i dogmi di cui deve essere tutelata la manifestazione e la professione di fede), la diatriba sorta tra Fedez e il Vaticano pone l’accento su un aspetto sconcertante della nostra società.

Ormai è costante, quasi quotidiana, la “pontificazione” digitale di taluni personaggi ormai eletti a punti di riferimento sociale, gli “influencer”, che condizionano il pensiero e le idee di milioni di cittadini senza un minimo di presa di coscienza critica.
Sulla mera immagine virtual-digitale, stanno radicalmente modificando valori, pensieri, stili di vita; più che una “rivoluzione”, è un omologazione al pensiero globale, politicamente corretto. 
Un pericolo di omologazione generale, di massificazione, che in pochi stanno percependo.
In quanti riusciranno ad affrancarsi da tale retaggio social-virtuale?
Quello sarà uno delle numerose sfide che ci attendono per continuare ad essere liberi nel pensiero, nelle opinioni, nel seguire i nostri valori di civiltà, senza venir omologati come un gregge che segue le note-social dei nuovi pifferai post-moderni.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)