ll Museo Maga di Gallarate ospita la mostra intitolata “Impressionisti. Alle origini della modernità,  in programma fino al 9 gennaio 2022.

 

In visione 180 opere dei maggiori esponenti dell’Impressionismo,  da Courbet  a Pissarro, da Degas a Manet, da Monet a Renoir, da Cézanne a Sisley, a molti altri ancora, provenienti da collezioni private italiane e francesi e da alcune importanti realtà museali italiane.

La rassegna, ha ottenuto il riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica, è promossa da Fondazione Silvio Zanella  – Museo Maga e dal Comune di Gallarate,  con La collaborazione di RJMA Progetti culturali e Diffusione Italia International Group, con il coltributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, con il sostegno di Ricola, partner istituzionale  del Museo, e Lamberti Spa. La direzione scientifica della mostra è di Sabrina Bandera, Emma Zanella e Vincenzo Sanfo, con il contributo critico di Rosa Barovier, Paolo Castagnone, Gilles Chazal, Virginia Hill, Fiorella Minervino, Gonzalo Fernández Prieto.
In mostra dipinti, acquarelli, incisioni e sculture, conducono il pubblico lungo un percorso di scoperta delle trasformazioni della scultura visiva europea nella seconda metà del XIX secolo  che spazia dal Realismo, all’impressionismo e al Post-impressionismo, e raccontano come scrive in catalogo Emma Zanella, “la definitiva uscita dell’arte dal regno del mito e la sua compromissione con la vita moderna, terreno in cui cercare la nuova bellezza”. Una serie di sezioni, scandita dai titoli di capolavori letterari di fine Ottocento, mediante le opere degli artisti che hanno esposto nelle otto mostre ufficiali dell’Impressionismo dal 1874 al 1886, in dialogo con le arti applicate, la moda, la musica nonché la letteratura.
La prima intitolata Correspondances come la famosa poesia, tratta da Les Fleurs du mal di Charles Baudelaire del 1857  e poi altri capolavori di Gustave Courbet, Claude Monet e Alfred Sisley a fianco di quelli artisti meno noti. L’anima naturalista di Émile Zola, che si ritrova nel suo Le Ventre de Paris, stimola uno sguardo disincantato e diretto sulla violenza nonché la durezza della  vita tanto urbana quanto rurale, lo stesso che si ritrova ne La barricade del 1871 di Éduard Manet o ne La faneuse del 1890 di Camille Pissarro. La sezione La Comedie Humaine, dalla raccolta di scritti di Honoré de Balzac, in visione anche una serie di ritratti tra cui quello di Bracquemond realizzato da Édouard Manet o quelli di Wagner eseguiti da Pierre-Auguste  Renoir e da Pierre Bonnard.
À Rebours, il romanzo di Joris – Karl Huysmans, ispira  le ricerche di artisti quali Paul Cęzanne o Paul Gauguin che, in modi differenti dalla lezione impressionista seguono percorsi autonomi che anticiperanno la nascita delle avanguardie. Il percorso espositivo prosegue con artisti come Auguste Renoir, Berthe Morisot, Giuseppe De Nittis, Giovanni Boldini e Federico Zandomeneghi, capaci di rappresentare le trasformazioni sociali di quella che Baudelaire definiva La Vie Moderne del 1863. Accompagna la mostra un catalogo Nomos Edizioni, a cura di Emma Zanella e Alessandro Castiglioni, è arricchito dalle schede scientifiche dedicate agli artisti e alle opere curate da Vittoria Broggini, Alessandro Castiglioni, Francesca Chiara, Lorena Giuranna, Emma Zanella.
Ricola, per il quarto anno consecutivo, affiancherà come partner istituzionale il museo gallaratese sostenendo l’importante esposizione e tutte le attività culturali, in programma per il 2021. L’azienda svizzera  – produttrice delle benefiche caramelle alle 13 erbe – conferma la grande attenzione che da sempre mostra nei confronti  dell’arte e della cultura come strumento di crescita e condivisione.

Sede:
Gallarate (VA) – Museo MAGA – Via E. De Magri 1
Telefono per informazioni: +39 0331 706011
www.museomaga.it
Orari della mostra
Martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: ore 10.00 – 18.00
Sabato e domenica: ore 11.00 – 19.00
Lunedì chiuso
Ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura
                          
                          Giuseppe Lippol