Una via che passi attraverso le farmacie e sfrutti le potenzialità della loro messa in rete informatica, estendendola a diabetologi e medici di medicina generale, oltre a un auspicio affinché Regione Lombardia e Federfarma rinnovino la convenzione per la distribuzione di presidi e dispositivi medici per le persone con diabete a prezzi ridotti.

Sono questi i termini della proposta che FAND Lombardia, coordinamento regionale dell’Associazione Italiana Diabetici, sostenuta dalla Presidenza nazionale, esporrà sabato 5 marzo al Teatro Litta (Corso Magenta 54, dalle ore 10,00 alle 13,00), nel corso del convegno “Diabete: Dalla cura al prendersi cura. L’importanza dell’autocontrollo glicemico domiciliare”, organizzato in memoria del Presidente FAND, Egidio Archero, prematuramente scomparso lo scorso autunno.

“FAND intende proporre alla Regione un modo per risparmiare sui presidi, assicurando a tutte le persone con diabete i dispositivi giusti per curarsi in modo appropriato”, spiega Tamara Grilli, Coordinatore FAND Lombardia. “La nostra proposta coniuga due giuste esigenze – le fa eco Albino Bottazzo, Presidente Vicario FAND – quella dei cittadini lombardi con diabete, che chiedono di poter utilizzare i dispositivi più appropriati per misurare la glicemia a domicilio o iniettarsi l’insulina, nel rispetto del piano terapeutico predisposto dal diabetologo, e quella della Regione Lombardia di conseguire un risparmio rispetto ai costi attuali.”

Durante l’incontro di sabato, FAND presenterà nel dettaglio le proprie proposte alla comunità medico scientifica, alla presidenza Federfarma, ai rappresentanti della associazioni di volontariato delle persone con diabete e ai rappresentanti della Giunta e del Consiglio regionale lombardo. I punti principali della proposta sono:

1. attuare il controllo capillare del consumo di dispositivi da parte delle 370mila persone con diabete che in Lombardia effettuano l’autocontrollo glicemico domiciliare e delle 130mila persone in cura con iniezioni di insulina, attraverso il sistema informatico che già oggi permette il “dialogo” tra le farmacie, le Aziende Socio Sanitarie territoriali e la Regione;
2. estendere tale sistema informatico, coinvolgendo diabetologi e medici di medicina generale, al fine di ottenere non solo il controllo di gestione economico finanziario, ma soprattutto di verificare l’effettiva appropriatezza terapeutica;
3. stipulare, tra Regione Lombardia e Federfarma, una nuova convenzione che possa rivedere al ribasso i costi attuali.

“Le persone con diabete lombarde sanno benissimo che non si deve e non si può prescindere dalla necessità di garantire appropriatezza terapeutica e nel contempo di assicurare un effettivo risparmio per le casse della Regione Lombardia. Abbiamo detto sin dall’inizio, lo abbiamo ripetuto in ogni sede e lo ribadiamo ancora una volta: la scelta della gara pubblica per l’aggiudicazione della fornitura dei presidi è la strada sbagliata, a cui ci opporremo sempre. Ascoltate le nostre proposte, aiuteranno a trovare la giusta soluzione”, conclude Grilli.