La pandemia di Coronavirus ha impattato in maniera traumatica sulle abitudini ma soprattutto sulle economie di moltissimi paesi del mondo. L’Italia naturalmente non fa eccezione, così come non fa eccezione il Nord Est dell’Italia e il settore ultraspecializzato dello stiro, ambiti in cui l’azienda Battistella è un nome estremamente conosciuto.

I Battistella gestiscono l’azienda di famiglia da tre generazioni e, grazie all’instancabile tendenza all’innovazione e alla ricerca, sono stati in grado di raggiungere le vette del comparto in ambito internazionale e un’estrema capacità di adattamento alla situazione attuale piena di criticità di lungo periodo.

L’eccellenza e la pandemia

Battistella produce macchine e impianti tradizionali, destinati alle ditte tessili, ma anche manichini per lo stiro automatizzato in grado di stirare in una manciata di secondi qualsiasi tipo di abito, realizzato in qualsiasi tipo di tessuto.
Il loro sistema Pegaso, creato sul modello di quello stesso manichino, ma ottimizzato per stirare giubbotti antivento da motociclista interamente realizzati in pelle, è un ulteriore fiore all’occhiello dell’azienda, che oggi vanta partner commerciali in Giappone e in India.
Com’era prevedibile però, anche il fatturato dell’impresa Battistella ha subito un netto calo nel corso del 2020 a causa delle limitazioni e delle restrizioni imposte dalla pandemia, soprattutto considerando che i viaggi internazionali e la partecipazione alle numerose fiere del settore costituivano uno dei principali canali di vendita dell’azienda.

La rivoluzione

Nel momento in cui è stato chiaro che la pandemia avrebbe profondamente sconvolto i normali ritmi di fabbricazione e i trend di vendita di quasi tutti i settori produttivi, il fondatore dell’azienda Guerrino Battistella, oggi geniale settantaseienne, ha avuto l’intuizione commerciale su cui questa realtà imprenditoriale ha poi costruito la sua personale rivoluzione in tempo di Covid-19.

“Lo scorso marzo, in pieno lockdown […] io e mio padre […] ci mettiamo a parlare della pandemia. Ragionando sulle possibili novità di mercato, papà mi convince facilmente che sarebbe aumentata ovunque una domanda generalizzata di macchine per la sanificazione” ha spiegato Daniele Battistella, figlio di Guerrino.

A partire dall’intuizione geniale di Guerrino e nel giro di una manciata di settimane era stato progettato e messo in commercio Giove, il sanificatore portatile alto poco più di mezzo metro che, fondamentalmente, è stato sviluppato a partire da un vaporizzatore trasportabile.
L’idea non è molto diversa da quella alla base del ferro da stiro verticale, che risulta efficace per stirare tessuti di grandi dimensioni, come tende e tovaglie, con estrema facilità. Infatti, l’uso di Giove in maniera non troppo diversa da un apparecchio per lo stiro verticale è in grado di abbattere ed eliminare completamente la carica microbica.

 “Abbiamo cominciato a venderne dall’inizio della primavera e le vendite sono continuate anche via social” ha dichiarato con orgoglio Daniele Battistella, che ha incaricato il figlio ventiquattrenne Michele di traghettare nell’era digitale l’azienda di famiglia, oggi presente su Instagram e Facebook. 

Un esempio virtuoso che riguarda sia la capacità di riconversione e rapido adattamento dell’attività di business, sia la lungimiranza puntando su investimenti in termini economici e di giovani risorse umane. Un mondo di ripartire di slancio che coinvolge anche le società di comunicazione, come nel caso di Beatrice Gigli e il lancio del “Circolo delle Dame Colte”.