L’Estate nei Chiostri della Società Umanitaria, la kermesse di incontri, musica, teatro, divulgazione scientifica e spettacoli all’aperto che si svolge nella splendida cornice dei chiostri rinascimentali dello storico Ente milanese, torna dal 19 giugno 2023 ad allietare l’estate dei milanesi che quest’anno restano in città.

Arte, musica, teatro, libri, lezioni-spettacolo e tanta voglia di stare all’aperto nei meravigliosi chiostri del quattrocento che sono l’anima pulsante della Società Umanitaria: ecco gli ingredienti de “Estate nei Chiostri 2023”, un’offerta culturale ricca ed ecclettica per un pubblico eterogeneo con interessi e curiosità differenti, sempre nel segno di un intrattenimento stimolante e brioso per un costante dialogo tra sapere scientifico e cultura umanistica.

Si comincia, quindi, con l’anniversario per i 150 anni dalla nascita di Alessandro Manzoni e si chiude con il ricordo a più voci dedicato a uno dei giallisti più iconici di Milano, Andrea G. Pinketts.
In mezzo il ciclo di “Appunti d’arte” (a cura di Andrea Tinterri), per mettere a confronto artisti, critici, curatori con donne e uomini del mondo della cultura in un dialogo sul tema dell’identità, e il ciclo “Tra mente e cervello” (da un’idea di Flavio Villani) che vede misurarsi ogni volta un neuroscienziato e uno scrittore, a cui si aggiungono serate dedicate alla musica Jazz e al teatro.

La programmazione, infrasettimanale, si svolgerà dal lunedì al giovedì, dal 19 giugno fino al 20 luglio.

L’ingresso a tutte le iniziative (via San Barnaba, 48) è gratuito.
Si consiglia la prenotazione suhttps://www.umanitaria.it/cicli-rassegne/estateneichiostri

PROGRAMMA
19 GIUGNO – 20 LUGLIO

Lunedì 19 giugno, ore 21.00
MUSICA
Che musica Milano!
Con i Teka P (Ivo Maghini, voce e armonica – Andrea Parazzoli, tastiere – Heggy Vezzano, chitarra – Fabio Forni, basso – Giovanni Chierici, batteria) e le letture di Luca Simonetta Sandri
Introduce e modera Luca Crovi

Serata in occasione della pubblicazione del volume “Milano Sound System” (Edizioni About Cities, 2022)

Una pirotecnica esibizione di musica e parole: Luca Simonetta Sandri racconta i rapporti musicali fra suo padre Umberto Simonetta, Giorgio Gaber e Adriano Celentano, mentre il ruolo di perfomer della serata è assunto dai Teka P, con un repertorio meneghino che spazia da Gaber a Jannacci oltre a pezzi della loro produzione. Funky, blues e jazz trasformano i Navigli nel Delta del Mississippi in una serata dalle forti emozioni musicali.

Che suono ha Milano? Da quali musiche è stata attraversata negli anni? Qui si sono incisi dischi, sono nati artisti ed etichette uniche, si è creato un modo speciale di fare musica. Qui è nato il “Milano Sound System”, titolo di un’antologia emozionale che celebra un secolo di musica in città.

Martedì 20 giugno, ore 18.30
APPUNTI D’ARTE
Attraversamenti e confini tra arte e antropologia
Marco Aime, Antropologo, Docente di antropologia culturale, Università degli studi di Genova Stefano Comensoli e Nicolò Colciago, Spazienne
Introduce e modera Andrea Tinterri, curatore e critico d’arte

L’incontro si concentra sull’identità delle migrazioni quotidiane, sugli spostamenti che lasciano tracce spesso anonime, orme che identificano storie che l’arte e l’antropologia possono restituire e studiare.

Mercoledì 21 giugno, ore 18.30
TRA MENTE E CERVELLO
il sonno
Lino Nobili, Ordinario di Neuropsichiatria Infantile, Università degli Studi di Genova Hans Tuzzi, scrittore
Introduce e modera Paola Emilia Cicerone, giornalista

Perché si dorme? Amleto compara il sonno alla morte, desiderato quando la vita si fa difficile, ma anche temuto per i sogni orribili che fanno preferire la vita cosciente, benché difficile, benché piena di disagi, perdite e dolori. E sono i sogni che secondo Cartesio dimostrano quanto ciò che consideriamo reale e indubitabile sia invece ingannevole e fonte di continuo errore, ovvero fonte di dubbio.

Ma cos’è davvero il sonno? Cosa avviene in noi, e cosa rimane della nostra essenza in quel tempo simile alla morte, che tuttavia non è morte, e che occupa circa un terzo della nostra esistenza?

Giovedì 22 giugno, ore 21.00
LIBRI
Manzoni segreto. Ovvero: chi era davvero l’autore dei Promessi Sposi? Presentazione del volume di Maria Marazza, Le due mogli di Manzoni (Solferino 2022) Con Marina Marazza, Elisabetta Spinelli e Corrado Tedeschi

Che cosa amava Manzoni? La Storia, la letteratura, la sua Milano, la libertà (era coinvolto con i patrioti), gli amici (come il Porta), la madre (con la quale aveva un rapporto fin troppo stretto), le mogli (ne ebbe ben due), altre donne (ci sono lettere anonime), i (dieci) figli?
Nel suo 150° anniversario l’autore de I Promessi sposi, croce e delizia di generazioni di studenti, si mostra nella sua dimensione più intima grazie al racconto delle due consorti che sono state al suo fianco ben un quarto di secolo ciascuna. La prima, l’angelica bionda Enrichetta Blondel, che lo sposa a 16 anni per morire a poco più di 40, sfinita da 15 gravidanze.
La seconda, la bruna e accorta Teresa Borri, che lui prende in moglie dopo essere rimasto vedovo. Teresa, colta, intelligente, smaliziata eppure innamoratissima, è vittima consapevole di quello che chiameremmo oggi un “amore tossico” e racconta in modo irresistibile i retroscena delle movimentatissime vicende di casa Manzoni, alle prese con un mostro di suocera, un marito affetto da gravissime nevrosi, 8 figli sopravvissuti e problematici e la inquietante “presenza” della precedente moglie defunta.

Il tutto sullo sfondo della rutilante Milano ottocentesca e risorgimentale, Verdi, la Scala, le Cinque Giornate, gli eroi e i traditori, gli amori e le morti, personaggi celeberrimi svelati: uno scenario rievocato attraverso la brillante narrazione di Marina Marazza (autrice de Le due mogli di Manzoni, Solferino 2022) e attraverso le letture di Elisabetta Spinelli e Corrado Tedeschi.

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La rassegna si apre con la performance di Stefano Comensoli_Nicolò Colciago – Trip Trap (Ephemeral). “Tracce spontanee generate dall’attraversamento del paesaggio, un’interazione semplice come quella del camminare rivela più che presenze anonime di passaggio. Ogni impronta si somma all’altra in un cosmo di segni che lavorano sullo spazio negativo, andando a togliere anziché aggiungere”.

Lunedì 26 giugno, ore 21.00
TEATRO
Figli
Con Edoardo Barbone, Diana Bettoja, Gaia Carmagnani, Lapo Sintoni Testo di Giulia Sacco

Produzione “Radice Ibrida”

Andrea torna nella sua casa d’infanzia, ormai vuota e pronta per essere venduta.
Le voci che una volta abitavano quella casa non ci sono più. È in quel momento che Andrea comincia a ricordare i momenti che hanno lasciato una traccia indelebile nella sua mente: gli anni segnati dalla malattia della madre. Logorato dai sensi di colpa e dal rimorso, Andrea si trova catapultato in un altro spazio e tempo. Immerso nei suoi ricordi assieme alla sorella Anna e agli amici di una vita, Diana e Carlo, Andrea affronta un viaggio fra la realtà e il sogno dove è costretto a confrontarsi con i momenti cardine di un perforante senso di colpa senza via d’uscita.

Martedì 27 giugno, ore 18.30
APPUNTI D’ARTE
Storie di genere. Fotografia ed editoria
Monica Poggi, curatrice di CAMERA – Centro Italiano per la fotografia Anna Frabotta, giornalista e docente di editoria della moda Introduce e modera Andrea Tinterri, curatore e critico d’arte

Un confronto, tra fotografia ed editoria, dal titolo evocativo “Storie di genere”, per affrontare un tema che caratterizza l’attuale dibattito culturale, politico e sociale, ma affrancandosi dalla retorica che spesso indebolisce la discussione in corso. Il dibattito si concentra su come il corpo della donna è stato vissuto, rappresentato e restituito nel corso del Novecento e quali nuove narrazioni oggi si possono innescare. Sia la fotografia che l’editoria sono strumenti in grado creare modelli culturali e influenzare un vasto pubblico, linguaggi pervasivi che devono essere studiati, compresi ed eventualmente neutralizzati.

Mercoledì 28 giugno, ore 18.30
TRA MENTE E CERVELLO
Il Linguaggio
Andrea Moro, Ordinario di Linguistica generale, Scuola Universitaria Superiore di Pavia Marco Balzano, scrittore
Introduce e modera Paola Emilia Cicerone, giornalista.

La potenza della parola è nota fino dagli albori della civiltà, tanto che Dio stesso, detentore unico del Verbo, ha punito l’arroganza dell’Umanità frammentandone l’unità nel caos di migliaia di lingue diverse, una ferale condanna a non comprendersi, causa dei peggiori conflitti tra gli uomini. Ma cos’è il linguaggio, e come i suoi elementi costitutivi, le parole, nascono e si associano tra loro? Ed è vero che le diverse lingue sono distanti e incompatibili? Esiste, al contrario, una grammatica che genera il linguaggio secondo regole comuni a tutte le lingue, per quanto apparentemente distanti tra loro? E ancora: cosa ha permesso all’uomo a sviluppare il linguaggio e, di conseguenza, il pensiero, rispetto a tutti gli altri animali? Domande imprescindibili per comprendere la mente umana.

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Lunedì 3 luglio, ore 18.30
LIBRI
“BOB trasparente come il vento DYLAN ruvido e rigoroso” Michele Tao, autore
Daniele Gallo, docente di Lingua e letteratura italiana

Michele Talo, presidente del Campus universitario e di Alta formazione Unidolomiti e tra i massimi esperti italiani di Bob Dylan, presenta il volume “BOB trasparente come il vento, DYLAN ruvido e rissoso” per Flamingo Edizioni, un’approfondita analisi del più recente capolavoro Rough and Rowdy Ways.
Il saggio celebra la dimensione poetica e profetica del cantautore, premio Nobel per la letteratura nel 2016, soffermandosi in particolare sul ruolo della poesia che, attraverso la sua struttura simbolica, diventa ideale strumento per un’attenta lettura della realtà. Attraverso le canzoni di Bob Dylan, l’Autore, inoltre, analizza le connessioni tra creatività, apprendimento e formazione nel processo artistico. Ad accompagnare la presentazione sarà data lettura di alcuni testi delle canzoni.

Martedì 4 luglio, ore 18.30
APPUNTI D’ARTE
Idoli infranti
Christian Greco, Direttore Museo Egizio di Torino Mauro Zanchi, Critico d’arte e curatore

Introduce e modera Andrea Tinterri, curatore e critico d’arte
Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, dialoga con Mauro Zanchi, critico d’arte e curatore. Il confronto si concentra, attraverso l’analisi di episodi della storia e della storia dell’arte, sul tema degli idoli infranti e dell’iconoclastia, identità sovvertite e sostituite. Dall’avvento di un nuovo potere religioso cristiano delle origini che ha determinato la sostituzione delle divinità pagane, alla riforma di Akhenaton e l’iconoclastia nei confronti del pantheon politeista.
Un viaggio di millenni in cui le immagini o la loro assenza raccontano l’identità culturale di civiltà, le cui pratiche iconografiche ricadono sull’oggi e sulla nostra contemporaneità

Mercoledì 5 luglio, ore 21.00
MUSICA
Le sfumature del Jazz
Barbara Zedda, Voce
Raffaele Garramone, Pianoforte
Il duo esegue diversi brani del repertorio jazz tradizionale, implementando con alcune composizioni più recenti che sono state influenzate dal jazz. La formazione è una delle più tipiche: pianoforte e voce solista.

Giovedì 6 luglio, ore 21.00

Ioseph

Scritto e interpretato da: Paris Pesantes Moràn Regia: Giulia Quercioli e Vito Marco Sisto Musiche originali: Vito Marco Sisto Produzione: Quarto Bivio Lab ETS

spettacolo inedito sotto forma di monologo, un racconto inaspettato dai colori brillanti e intensi, che presenta il viaggio umano ed emotivo di Ioseph di Nazareth, marito di Miriam e padre putativo di Gesù. Questa nuova drammaturgia riscrive e riplasma una storia inesauribile dalla portata universale, intorno a una figura spesso ai margini dei racconti dei testi sacri e che ci permette di aprire una riflessione anche contemporanea sulla figura del padre. Ioseph, infatti, si muove lungo il sottile e misterioso confine tra l’umano e il sacro, attraverso la sua capacità di essere insieme marito e padre, cittadino e straniero, lavoratore ed esule, uomo santo e peccatore. E, come ogni genitore del mondo, di essere disposto a compiere anche scelte difficili ed estreme per salvare la propria famiglia

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Martedì 11 luglio, ore 18.30
APPUNTI D’ARTE
Intelligenza artificiale. Limiti e sconfinamenti
Paolo Benanti, Teologo
Alessandro Sambini, Artista
Introduce e modera Andrea Tinterri, curatore e critico d’arte

Paolo Benanti, teologo che si occupa di etica, bioetica ed etica della tecnologia dialoga con l’artista Alessandro Sambini sui limiti, le criticità e i vantaggi dell’intelligenza artificiale.
Entrambi, seppur da prospettive culturali diverse, si occupano e studiano le potenzialità e le relative distopie del contemporaneo sviluppo tecnologico.

Oggi è necessario interrogarci su un modello culturale che investe la nostra quotidianità, declinando la questione attraverso una visione ampia, che non escluda nessun campo del sapere.
Anche l’arte può essere uno strumento utile per analizzare e comprendere il rapporto tra tecnologia e identità per evitare un rapporto di sudditanza e sviluppare un pensiero critico e autonomo.

Mercoledì 12 luglio, ore 18,30
TRA MENTE E CERVELLO
La Coscienza
Marcello Massimini, Ordinario di fisiologia umana, Università degli Studi di Milano Elio Franzini, filosofo, Rettore Università degli Studi di Milano
Introduce e modera Paola Emilia Cicerone, giornalista

Cos’è la coscienza se non l’elemento imprescindibile del pensiero, ovvero di tutto ciò che avviene in noi essendone noi stessi consci, e che potremmo definire in altri termini mente. Secondo Cartesio pensare non equivale solamente a intendere intellettualmente, ma altresì volere, immaginare, sentire. Un insieme di funzioni che permette all’Uomo di interagire consapevolmente con il mondo che lo circonda, e che comprende funzioni percettive, per avere esperienza della realtà attraverso i sensi, ma anche il pensiero astratto, propria del solo Homo Sapiens.

E ancora: cosa ha a che spartire la coscienza, così come la interpretano le neuroscienze, con ciò che chiamiamo spirito o anima? È davvero irrimediabilmente superato il dualismo di cartesiana memoria tra mente e cervello?

Giovedì 13 luglio, ore 21.00 MUSICA
Sulle dolci note del Jazz Federico Daniel, Pianoforte Jacopo Barboro, Basso Elettrico Francesco Iannucci, Batteria

Colleghi e ormai grandi amici, eseguiranno brani tratti dal repertorio jazz più conosciuto, il tutto arrangiato per una formazione tipica di questo genere: il “Trio Jazz”, Pianoforte, Basso e Batteria.

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Lunedì 17 luglio, ore 18,30
LIBRI
Andrea G. Pinketts, un duro dal cuore di meringa
Luca Crovi dialoga con Rosa Teruzzi, Gianni Biondillo, Andrea Carlo Cappi, Piero Colaprico Letture di Luca Sandri Simonetta

A cinque anni dalla scomparsa, quattro amici, quattro protagonisti del noir raccontano aneddoti e curiosità legati al talento esplosivo letterario e umano di Andrea G. Pinketts (come la G. presente nella firma, che non è l’iniziale di alcun nome, ma starebbe per «Genio»). Frequentatore nottambulo di bar e locali (“Le Trottoir” per anni è stato il suo ufficio), l’eterno sigaro in bocca, Andrea G. Pinketts ha rivoluzionato il noir, giocando su una prosa originale, grottesca e dissacrante, che nel giro d’un battuto di ciglia ha imposto a critica e lettori il suo personaggio cult, Lazzaro Santandre a, suo alter ego e protagonista di bizzarre avventure nella Milano cara a Scerbanenco.

Un dialogo a più voci ritmato da Luca Crovi, inframezzato dalle letture di Luca Simonetta Sandri. Un omaggio al grande interprete della Scuola dei Duri.

Martedì 18 luglio, ore 21.00
TEATRO
Non aprire gli occhi
Regia e drammaturgia: Eri Çakalli
Assistente alla regia: Vito Marco Sisto
Con: Eleonora Fedeli, Giulia Quercioli, Federica Scazzarriello, Paolo Zunino Produzione: Quarto Bivio Lab ETS

Medusa, terribile mostro dai capelli di serpente e dallo sguardo che pietrifica, decapitata poi dall’eroe Perseo, è uno dei personaggi più celebri della mitologia greca. Ma chi era prima della sua metamorfosi? Cosa si nasconde oltre la sua natura di creatura mostruosa? A partire da Il segreto di Medusa di Hannah Lynn, arricchito e contaminato dalle Metamorfosi di Ovidio e Lezioni americane di Italo Calvino, Non aprire gli occhi è una riscrittura che si muove tra tragico e comico, intorno a una coralità di personaggi che ruotano attorno a Medusa, una ragazza dai capelli bellissimi, punita per una colpa che non ha commesso, e al suo giovane antagonista, stretto nel ruolo che non ha scelto dell’eroe. Lo spettacolo parte dal mito come materiale universale, pronto per leggere la contemporaneità: Medusa è l’immagine della donna esclusa, rifiutata, isolata, per la società inaccettabile e pericolosa.

Mercoledì 19 luglio, ore 18.30
TRA MENTE E CERVELLO
L’ aggressività
Flavio Villani, Primario di Neurofisiologia clinica, Policlinico San Martino di Genova Bruno Morchio, scrittore

Introduce e modera Paola Emilia Cicerone, giornalista

L’aggressività è presente in tutte le specie animali, ed è considerata essenziale tra i comportamenti sociali di significato adattativo. La sopravvivenza dell’individuo è stata garantita così per millenni. Il profondo significato adattativo dell’aggressività si è decisamente attenuato o, per meglio dire, modificato, nelle ricche società del nostro tempo, trasformandosi in comportamenti surrogati, ma profondamente aggressivi, che dominano le relazioni tra gli uomini sui luoghi di lavoro e nelle famiglie.

Quali sono i meccanismi neurali che ne controllano l’espressività? E cosa avviene quando tale controllo diventa labile e l’aggressività “protettiva” diventa dirompente violenza?

Giovedì 20 luglio, ore 21.00
MUSICA
Jazz tradizionale con uno sguardo al Modale
Andrea Servidio, Pianoforte
Edoardo Viganò, Sax Tenore
Verranno eseguiti brani tratti dal repertorio degli “standard” jazz più conosciuti e famosi dei primi anni del ‘900, con un occhio di riguardo ai brani più Modali, rivisitati e riarrangiati per un duo: pianoforte e sax tenore.