Mi preme fare una sottolineatura riguardo la vicenda dei profughi che in questi giorni è alla ribalta della cronaca nazionale, ma più in generale sull’immigrazione di massa che coinvolge il nostro Paese e in generale i Paesi più “ricchi” .
Molti sostenitori dell’accoglienza “senza se e senza ma” suffragano le loro tesi rimembrando la storia dei secoli XIX e XX allorchè milioni di italiani emigrarono oltre oceano in USA, Canada, Argentina o nella lontana Australia.
Ci bacchettano dicendo che si vuole dimenticare cosa sia accaduto in quei secoli, sostengono che è pura ipocrisia o ignoranza non comprendere che l’immigrazione è un fenomeno normale insito nella storia dell’uomo e che non si può e non si deve fermare.
Vero, verissimo, tuttavia si dimenticano di asserire che quelle ondate migratorie dei nostri connazionali erano caratterizzate dal fatto che i Paesi in cui andavano a cercare fortuna erano nazioni che erano fondate proprio sull’immigrazione dall’Europa o dall’estremo oriente e che necessitavano numerosa “nuova manodopera” per la loro economia in via di sviluppo.
Senza dimenticare che quelle nazioni del “Nuovo Mondo” erano e sono paesi con una territorio smisurato dove la densità di popolazione era, ed è ancora oggi, minima se raffrontata alla densità dei paesi europei da cui provenivano gli immigrati (basti pensare all’Italia e alla sua orografia).
Non dimentichiamo, inoltre, che coloro che cercavano fortuna nelle Americhe o in Oceania, erano dotati di documenti con regolari visti di ingresso e dovevano anche superare un periodo di “quarantena” per scongiurare trasmissione di malattie e pericoli sanitari in generale. 
Aggiungo che quelle nuove nazioni fondate sull’immigrazione o meglio sulla colonizzazione delle nuove terre hanno sterminato le popolazioni autoctone; Pellirossa, indigeni sudamericani come Maya, Incas, Atzechi, o la popolazione dei Maori in Nuova Zelanda, o gli Aborigeni australiani sono via via scemati come numero e presenza proprio a seguito delle stragi perpetrate “scientificamente” dai nuovi colonizzatori bramosi di sfruttare le risorse naturali dei nuovi territori da conquistare e insediare la nuova legge e il nuovo ordine, supportato da falsi, cinici, crudeli missionari della religione cristiana che in nome del Vangelo e di una falsa volontà di proselitismo, alterando i veri principi della parola di Dio, si resero complici dei più atroci eccidi di popoli che la storia dell’uomo abbia mai visto.
Ecco certi falsi “buonisti” che si erigono a maestri di storia narrino in maniera corretta cosa accadde nei decenni del “Far-West” e della colonizzazione dei “Nuovi Mondi” e si ricordino cosa ci insegnano quegli avvenimenti: quando l’immigrazione è un’invasione le popolazioni autoctone sono sempre  destinate all’estinzione.
Vogliono questo dell’Italia e dell’Europa? Lo dicano chiaramente.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)