Mi chiedo se i miei connazionali hanno notato l’atmosfera gioviale che traspare dalle immagini televisive e dalle fotografie degli incontri ufficiali dei capi di governo delle nazioni aderenti l’Unione Europea presso le sedi delle istituzioni europee o presso i vari palazzi governativi.
Calorose strette di mano, volti ridanciani, risate strabordanti provocate da chissà quali battute, da quali esilaranti barzellette, da quali gossip o semplicemente determinate da rapporti di amicizia profonde e leali.
Un’ atmosfera che evidentemente è solo una falsa etichetta “venduta” ai mass-media che probabilmente evapora non appena cameraman, fotografi e giornalisti usciranno dai fastosi e pomposi saloni di rappresentanza, dai cortili antistanti gli ingressi, dalle scalinate di pregiato marmo di Carrara.
Perchè i numerosi e quasi quotidiani incontri ufficiali intenti a dare una soluzione ai vari e gravosi problemi che attanagliano il Vecchio Continente, immancabilmente, producono risultati scarsi o insufficienti in cui le posizioni antitetiche dei vari Paesi rimangono lontane, avverse, diametralmente opposte senza alcun compromesso che porti beneficio alla popolazione.
Gli interessi di parte rimangono intatti, le egemonie e le subalternità non vengono scalfite.
Ipocrisia pura, falsa apparenza, totale falsità, ecco cosa sono quelle immagini, quei falsi sorrisi, quella conviviali che vorrebbero “venderci” per rendere sempre più docile il cittadino elettore.
Un’ ipocrisia che mette i brividi se solo si pone mente a cosa si osservava durante gli incontri ufficiali negli anni della Guerra Fredda e durante i primi anni della neonata Comunità Europea.
Solo strette di mano, volti seri, protocolli istituzionali severi, comunicazioni relazionali rispettose in cui i vari rappresentanti dei popoli erano ben consci del mandato che avevano ricevuto e dell’ alto senso del dovere nei confronti della propria nazione e dell’Istituzione trasnazionale di cui facevano parte.
Serietà, rispetto, senso del dovere, senso di responsabilità, volontà comuni per ripianare i differenti interessi nazionali al fine di non sfociare nel pericolo di nuovi conflitti continentali, nel garantire un vero e prosperoso benessere generale unendo le diverse specificità economiche, ecco la vera “sostanza” di quegli incontri istituzionali, nessuna falsa apparenza, nessuna falsa “amicizia”. 
No, nessuna risata sguaiata, nessun abbraccio, nessun bacio (quelle effusioni erano consueti nei regimi totalitari tra il “dominus” e i suoi sottoposti-vedasi il famoso bacio tra Honecker e Breznev-, e sono molto comuni nelle organizzazioni malavitose), nessun clima da “osteria” , da “compagnoni”, da boy scout, noi vogliamo risultati veri, vogliamo semplicemente politici seri, onesti, vogliamo dei veri Statisti.
Per conoscenza e per rimembranza facciano un ripasso sulle opere e sulla politica di Adenauer, Spinelli, De Gasperi, Monnet.
Massimo Puricelli
Legnano(MI)