Alla base fattori sociali e culturali come stress e stile di vita

 

  • Una ricerca condotta dall’University College di Londra (UCL) per Cities Changing Diabetes mostra come fattori socio-culturali, tra cui la fretta, il pendolarismo e il luogo in cui si vive giochino un ruolo significativo nella vulnerabilità al diabete1.
  • I risultati del più ampio studio al mondo sul diabete nelle città – svolto in cinque metropoli che insieme ospitano 60 milioni di persone – suggeriscono che le città debbano riconsiderare le strategie sanitarie e urbanistiche per contrastare il diffondersi della malattia.
  • I risultati presentati al Cities Changing Diabetes Summit 2015, conclusosi ieri a Copenaghen. Nell’occasione, annunciato il coinvolgimento di Vancouver e Johannesburg quali città che si uniranno a Città del Messico, Shanghai, Tianjin, Copenaghen, e Houston, già partner della campagna negli anni scorsi. Roma candidata a città del Cities Changing Diabetes per il 2017.
  • Novo Nordisk, promotrice dell’iniziativa in collaborazione con UCL e Steno Diabetes Center, si è impegnata a investire 20 milioni di dollari nel progetto entro il 2020.

Una ricerca internazionale guidata dall’University College di Londra (UCL) nell’ambito del programma “Cities Changing Diabetes” propone una nuova visione scientifica riguardo la crescita del diabete in città. I risultati suggeriscono infatti che fattori sociali e culturali giochino un ruolo molto più importante nella diffusione dell’epidemia di quanto si pensasse.

Lo studio condotto per conto di Cities Changing Diabetes – un’innovativa partnership tra pubblico, privato e mondo accademico – ha cercato di capire meglio ciò che rende le persone vulnerabili al diabete di tipo 2 nelle città, al fine di cercare soluzioni per una delle sfide alla sanità pubblica più pressanti dei nostri giorni. Per esplorare questa complessa questione sono state effettuate, nel corso di un anno, più di 550 interviste a cittadini con diabete, o a rischio di svilupparlo, di cinque grandi città – Copenaghen, Houston, Città del Messico, Shanghai, Tianjin.

I risultati sono stati presentati al Cities Changing Diabetes Summit 2015, a Copenaghen, alla presenza di oltre 250 esperti da tutto il mondo, convenuti nella capitale danese per discutere come affrontare il problema del diabete nelle città, un problema che riguarda oltre dei due terzi dei 400 milioni di persone con diabete nel mondo, le quali vivono nelle aree urbane.1,2

“Focalizzandosi principalmente sui fattori di rischio biomedici per il diabete, la ricerca tradizionale non ha adeguatamente tenuto conto dell’impatto dei fattori sociali e culturali sulla malattia”, ha detto David Napier, professore di Antropologia medica, UCL. “La nostra ricerca innovativa consentirà alle città in tutto il mondo di aiutare le popolazioni ad adottare stili di vita che li rendono meno vulnerabili al diabete.”

Lo studio ha dimostrato che la vulnerabilità al diabete in città è legata ad un complesso insieme di fattori sociali e culturali1 – responsabile sia del maggior rischio iniziale per le persone sia delle minori possibilità di ricevere una diagnosi adeguata, un trattamento efficace e di mantenere un buono stato di salute. I fattori sociali individuati comprendono limiti di tipo economico, geografico, di risorse e di tempo, mentre quelli culturali includono la percezione del proprio peso e della propria salute e tradizioni radicate.1

Questi i principali punti emersi nelle diverse realtà1:
Houston: contraddetta la tradizionale regola svantaggio sociale uguale a maggiore vulnerabilità; persone con e senza problemi economici possono ugualmente essere vulnerabili al diabete.
Città del Messico: il genere può favorire la vulnerabilità; le donne trascurano la propria salute per evitare di essere viste come un peso.
Copenhagen: il diabete spesso non è tra le priorità di una persona, maggiormente preoccupata da altre problematiche quali disoccupazione, difficoltà finanziarie e solitudine.
Shanghai: la cultura di negazione del disagio può impedire che le persone con diabete cerchino aiuto presso amici, familiari e medici.
Tianjin: per le persone con diabete le cause della malattie sono da ascriversi a cattive scelte alimentari, superlavoro e scarsa salute mentale.

“Le conoscenze che abbiamo acquisito con questa ricerca hanno modificato il nostro modo di pensare il diabete nella nostra città”, ha dichiarato Armando Ahued Ortega, Ministro della Sanità di Città del Messico. “Questa nuova luce sui fattori di rischio socio-culturali guiderà lo sviluppo di politiche di sanità pubblica sempre più efficienti e mirate per sostenere la salute e il benessere dei nostri cittadini”.

Spinta da questi importanti risultati, Novo Nordisk ha assunto l’impegno di sostenere la lotta contro il diabete nelle città con un investimento di 20 milioni di dollari entro il 2020. Lars Rebien Sørensen, CEO di Novo Nordisk, ha spiegato: “Ci impegniamo sul lungo periodo per fornire qualcosa in più oltre ai farmaci per la lotta contro il diabete. Una ricerca di questo tipo mostra con precisione quale sia l’obiettivo di Cities Changing Diabetes: cambiare radicalmente la storia della malattia, attraverso azioni mirate guidate da queste nuove scoperte.”

Nel lungo periodo il progetto mira ad affrontare l’aumento di casi di diabete in città di tutto il mondo attraverso la condivisione di approfondimenti e conoscenze delle istituzioni partecipanti. Nel 2016, anche Vancouver e Johannesburg aderiranno al programma e contribuiranno al pool internazionale di dati. Nel 2017 potrebbe essere la volta di Roma, città candidata per Cities Changing Diabetes.

Cities Changing Diabetes

Cities Changing Diabetes è un programma dedicato ad affrontare il problema del diabete nelle aree urbane. Ideato da Novo Nordisk, il programma è una risposta al forte aumento di diabete in città ed è stato sviluppato in collaborazione con University College di Londra e Steno Diabetes Center, nonché con una serie di partner locali, tra cui associazioni pazienti, autorità cittadine, istituzioni accademiche, esperti provenienti da svariati campi e organizzazioni della società civile.
L’obiettivo del programma è quello di mappare il problema, condividere soluzioni e progettare azioni concrete per combattere la sfida del diabete nelle grandi città di tutto il mondo.

Novo Nordisk

Novo Nordisk è un’azienda farmaceutica con più di 90 anni di storia nell’innovazione e nella leadership per la terapia del diabete. Quest’eredità ci ha dato l’esperienza e le capacità che ci permettono di aiutare le persone a sconfiggere altre serie condizioni croniche: emofilia, disturbi della crescita e obesità. Con sede in Danimarca, Novo Nordisk ha circa 39.700 dipendenti in 75 Paesi e commercia i propri prodotti in oltre 180 Stati.

Per maggiori informazioni, visita www.novonordisk.com,